Terrorismo: verso revoca asilo per Abu Imad, ex imam di viale Ienner a Milano

Verso la revoca dello status di rifugiato per Abu Imad, ex imam dell’Istituto culturale islamico di viale Ienner di Milano. Era stata la Commissione territoriale per il diritto di asilo a concedere nei giorni scorsi lo status di rifugiato all’egiziano, in carcere per associazione per delinquere finalizzata al terrorismo internazionale.

Della questione, si apprende al Viminale, si occuperà domani mattina alle 9 e 30 la Commissione nazionale per il diritto all’asilo, convocata d’urgenza. L’organismo terrà conto del fatto nuovo costituito dalla sentenza della Cassazione che lo scorso 29 aprile ha condannato in via definitiva Abu Imad. E dunque, si andrà verso una revoca dell’asilo.

L’intricata vicenda ha origine nel 1995, quando l’imam ha presentato istanza d’asilo: essa era stata respinta dalla Commissione sullo status del rifugiato dal Ministero dell’Interno. Ma l’egiziano ha fatto ricorso al Tar della Lombardia che nel 2001 ha annullato la decisione del ministero. Il Viminale, a sua volta, ha fatto appello al Consiglio di Stato, il quale, nel 2005, ha confermato però la decisione del Tar.

Nel marzo 2010, quindi, la Commissione asilo ha dovuto dare esecuzione ad una sentenza definitiva della giustizia amministrativa e – puntualizza il Viminale – solo perché tenuto ad applicare una sentenza ha riconosciuto ad Abu Imad lo status di rifugiato.

Ma lo scorso 29 aprile è arrivata la condanna definitiva della Cassazione per associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale. Alla luce di questa novità la Commissione nazionale per il diritto d’asilo domani mattina riesaminerà la vicenda e dovrebbe quindi revocare lo status di rifugiato all’ex imam.

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