Test di Medicina, 3 quesiti contestati (oltre alla Zapoteca): interrogazione al ministro Messa

Tre quesiti contestati per il test di Medicina. Tre domande che potrebbero contenere errori o essere formulate male. Per questo è stata presentata una interrogazione al ministro Messa. Come se non bastassero le polemiche dei giorni scorsi sulla Zapoteca… Ma andiamo con ordine.

Test di Medicina, i quesiti contestati

Ci sono tre quesiti contestati del Test di Medicina. Domande per le quali è stata presentata una interrogazione al ministro Messa. Il test si è svolto il 3 settembre. Vi hanno partecipato circa 76mila candidati per 14mila posti di Medicina e Chirurgia e 1200 di Odontoiatria.

Si tratta, come spiega il Corriere della Sera, di una domanda di chimica, la 21, infilata tra quelle di logica, e peraltro con una risposta ritenuta non corretta. La soluzione ad una domanda di biologia, la 23, formulata secondo i contestatori in maniera ambigua. Ma anche un quesito di logica, il 2, che non sarebbe congruente alle regole riportate nel testo. 

La polemica sulla Zapoteca

Aveva già fatto discutere la domanda sulla Zapoteca, che non sembra avere grande attinenza con la professione medica.

Questo era il quesito?

In quattro dei seguenti termini il suffisso “-teca“ ha lo stesso significato. Individuare il termine rimanente.
A) Zapoteca
B) Emeroteca
C) Pinacoteca
D) Biblioteca
E) Fonoteca

La risposta esatta era appunto Zapoteca, che è (lo scopriamo grazie a Google, siamo onesti) una popolazione indigena dell’America Centrale. Più precisamente, del Messico meridionale. Ma questo lo potrebbe sapere al massimo un laureato (non laureando) in Storia, o Etnologia, o Antropologia…

L’interrogazione al ministro Messa

“Ho depositato un’interrogazione alla ministra Maria Cristina Messa per far luce su quanto sta preoccupando migliaia di studenti e studentesse che hanno partecipato ai test di ingresso nelle Facoltà di Medicina: la presunta presenza di quesiti errati e di risposte non abbinate correttamente”. Lo fa sapere in una nota Manuel Tuzi, deputato M5s della commissione Cultura.

“In particolare, sembrerebbero essere due le domande incriminate: la 21 e la 23 ma potrebbero essercene ulteriori. Questo sarebbe un grave problema per gli studenti, che vedrebbero alterato il punteggio finale. La presenza di domande errate influirebbe sulla graduatoria e sulla possibilità o meno di accedere al corso di laurea. Questi sono i motivi che mi hanno portato a depositare un’interrogazione per chiedere alla ministra dell’Università e della Ricerca se il problema è stato effettivamente riscontrato, così come riportano diverse fonti, e come, eventualmente, voglia risolvere la situazione ed evitare in futuro il ripetersi di simili situazioni in grado di creare contestazioni e incertezze”, aggiunge Tuzi.

“Ricordo che è pronta da anni una riforma dell’accesso universitario sostenuta dal Movimento 5 Stelle che porrebbe fine a questi e altri problemi legati ai test per accedere ai corsi di laurea, che ad oggi continuano a essere periodicamente oggetto di molteplici ricorsi. Di fronte a episodi simili, ci piacerebbe che tutte le forze politiche la sostenessero”, conclude Tuzi.

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