ROMA – I test d’ingresso per i corsi universitari a numero chiuso registra un calo di iscrizioni del 60%. Una vera e propria fuga degli aspiranti medici e architetti, che tra la maturità, la guerra sui bonus e il test anticipato rinunciano a tentare. I termini per iscriversi ai test in alcune università scadono il 7 giugno, ma pochi affronteranno il tentativo, scrive Corrado Zunino su Repubblica. E’ la prima volta dall’introduzione del test nel 1990, scrive Zunino, che gli iscritti alla prova di medicina sono in calo.
Per Zunino più che di “crisi” si tratta di “diserzione”. La fuga dai test di Medicina e Architettura potrebbero dipendere dalle opportunità di lavoro, ma il flop del test sarebbe più da ricondurre al “bonus maturità” e all’anticipazione dei test voluti dall’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo:
“Oltre ad offrire una possibilità (un bonus) a chi si diplomerà bene (da 4 a 10 punti da far valere per il test d’accesso valutato in tutto 100), la novità profumiana ha provato a raccordare gli atenei italiani sugli orologi europei e anglosassoni, a stroncare il mercato della preparazione in nero sui test, a offrire una seconda possibilità a chi la prova selettiva non l’avrebbe superata. Per realizzare tutto questo le risposte a quiz di quest’anno sono state anticipate da inizio settembre al 23-25 luglio”
Orali di maturità troppo vicini al test o addirittura con date sovrapposte, senza contare che i maturandi non sempre hanno un’idea precisa del proprio futuro:
“A giugno molti maturandi — ancora immersi nello studio per l’esame di Stato — non hanno le idee chiare sul loro futuro, chiedono un mese di distrazione prima di scegliere. E invece domani si chiudono le iscrizioni alle facoltà a numero chiuso”.
Le università italiane hanno tentato di anticipare l’orientamento, presentando le proprie offerte formative direttamente nei licei e negli istituti tecnici, per poi concludere con l’orientamento in sede nei pochi giorni che separano la maturità dai test d’ingresso per i corsi di laurea a numero chiuso. I risultati non sono stati quelli sperati, vedendo i dati delle iscrizioni ai test:
“Per ora, a un giorno dalla chiusura iscrizioni, la fotografia illustra un meno 30 per cento al Politecnico di Milano (Architettura), meno 45 per cento a Medicina di Modena-Reggio, meno 66 per cento a Sassari. Alla D’Annunzio (Chieti-Pescara) martedì scorso si registrava un crollo dell’80 per cento. E poi si conta un numero di partecipanti inferiore ai posti disponibili al dipartimento di Ingegneria edile a Pavia, all’Architettura di Tor Vergata. E se, d’altra parte, le ultime ore di iscrizione sono sempre quelle più affollate, va detto che molti si segnano e poi non pagano: il 14 giugno, quindi, potremmo avere numeri peggiori”.
I commenti sono chiusi.