Test d’ingresso per l’Università: oggi è toccato agli aspiranti dentisti

In corsa per meno di 800 posti (789) in tutta Italia con un traguardo ambito: fare il dentista. Armati solo di penna e carta centinaia di neodiplomati si sono presentati stamani in aula per cimentarsi con il test di ammissione alle facoltà di odontoiatria. Alla Sapienza i candidati sono stati distribuiti in 7 classi da 200 persone, all’Università degli Studi dell’Insubria (Varese) alle selezioni si sono presentati 247 candidati per soli 18 posti disponibili, vale a dire che ne passerà uno su 14.

Numeri che danno l’idea di come le maglie per accedere a questa professione siano strette e che alimentano flussi migratori di studenti verso Paesi come, ad esempio, la Romania dove l’accesso pare sia più facile e dove esistono quote di iscrizioni riservate agli stranieri. Navigando su internet si trovano società che offrono consulenze e aiuti per iscriversi a Timisoara o ad Arad assicurando che poiché la Romania è nella Comunità europea l’abilitazione presa li è riconosciuta e dunque si potrà esercitare in tutta Europa. Per coloro che non cercano scorciatoie la partita si è aperta e chiusa stamani. Di biologia molecolare le domande più difficili, a sentire gli studenti alla fine della prova. Ma anche fisica, storia, italiano hanno dato filo da torcere.

I ragazzi si affidano alla memoria nel riferire i contenuti del test ministeriale (80 quesiti a risposta multipla di cultura generale e di discipline più specifiche: biologia, chimica, fisica, matematica; circa due ore di tempo a disposizione). “Quali tra questi Paesi non fanno parte dell’Ue?”, e via con una lista di Stati – racconta Ludovica – diciottenne romana. “Cos’é la meiosi?”, un processo di duplicazione cellulare, la risposta. E poi domande sulla densità e il peso corporeo per Fisica. E “Perché piazza XX settembre si chiama così?”, un riferimento alla breccia di Porta Pia. Qualche imbarazzo sulle domande di italiano: ai candidati era richiesto di cimentarsi sui sinonimi. “Rutilante sta per? Ed esimere?”. Rimasta in mente per il bizzarro ventaglio di risposte proposte la domanda: ”quale di queste cose reali e non reali è un organismo geneticamente modificato: Mela di Biancaneve, pecora Dolly, mostro di Frankenstein, batterio che produce insulina?”.

”Quali di queste pensioni non esiste: anzianità, invalidità, validità?” forse sarebbe piaciuta di più a una platea di sindacalisti mentre ”quale di questi animali non è un mammifero: pinguino, pipistrello, delfino?” ha evocato in tanti il sussidiario delle elementari. Per superare il test non esiste un punteggio minimo prefissato: occorre che il risultato superi una certa soglia determinata dall’operato degli altri candidati per la stessa sede. I posti disponibili variano a seconda dell’ateneo e per questo motivo è importante il rapporto tra il numero di posti disponibili e i punteggi minimi realizzati dai candidati ammessi.

Le risposte ai quiz – secondo quanto ha comunicato la Commissione scientifica che ha formulato i quesiti oggetto delle prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale dell’area sanitaria – saranno pubblicati solo dopo l’effettuazione della prova di Medicina Veterinaria, in calendario per lunedì prossimo, 6 settembre.

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