Tornano i test Invalsi da domani, martedì primo marzo 2022, nelle scuole italiane. Si inizia, come di consueto, con i maturandi.
Test Invalsi: che cosa sono e a cosa servono
Le rilevazioni nazionali si svolgono in diversi momenti del percorso scolastico con l’obiettivo di aiutare a comprendere il livello di competenza raggiunto dagli studenti durante l’intero iter formativo scolastico.
I dati provenienti dalle prove restituiscono una panoramica sullo stato di salute del nostro sistema scolastico e mostrano cosa funziona bene e può essere preso a modello e anche cosa non va come dovrebbe e su cui è necessario perciò intervenire.
Una fotografia della scuola italiana
Le rilevazioni, fa notare l’Istituto Invalsi, non servono a dare un voto agli studenti e non sono connesse alle consuete attività di valutazione che i docenti svolgono in aula.
In questo periodo di pandemia poi è ancora più importante avere un’immagine nitida e fedele della situazione della scuola italiana.
Già lo scorso anno, infatti, i risultati Invalsi hanno offerto utili informazioni per comprendere le conseguenze dell’interruzione della didattica in presenza.
Le classi interessate ai test Invalsi 2022
Le classi interessate dalle Prove Invalsi 2022 sono: le classi II e V della Scuola primaria le classi III della Scuola secondaria di primo grado le classi II e V della Secondaria di secondo grado Tutti gli allievi sostengono una Prova di Italiano e una di Matematica; alcuni svolgono anche una prova di Inglese, suddivisa in reading e listening.
Come si svolgono le Prove Invalsi
La modalità di somministrazione cambia a seconda del ciclo d’istruzione: nella scuola elementare le prove Invalsi avvengono simultaneamente nello stesso giorno per ogni materia e alla stessa ora con la tradizionale modalità carta e matita.
La scuola media e superiore, invece, utilizza il computer – modalità CBT – e svolge le prove all’interno di un periodo di somministrazione fissato a livello nazionale. Questa finestra temporale può essere gestita autonomamente da ciascuna scuola, in funzione del numero degli allievi e del numero di computer disponibili.
Invalsi 2022: nessun legame con l’ammissione all’università
Per quanto riguarda i test d’ingresso all’Università, nei giorni scorsi Roberto Ricci, presidente dell’Istituto Invalsi, ha precisato che “le Prove Invalsi 2022 non saranno correlate all’ammissione all’università”.