Test Medicina 2021, 77mila studenti per 15mila posti: domande, risultati e date

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2021 - 17:07 OLTRE 6 MESI FA
Test Medicina 2021, 77mila studenti per 15mila posti: domande, risultati e date

Test Medicina 2021, 77mila studenti per 15mila posti: domande, risultati e date (foto Ansa)

Oggi, venerdì 3 settembre, è il giorno dei Test d’ingresso per la facoltà di Medicina. Sono circa 77mila gli studenti che proveranno a mettere le mani su uno dei 15.273 posti messi a disposizione.

Il test ha una durata di 100 minuti. Gli studenti dovranno rispondere a sessanta domande a risposta multipla, tra cui 12 di cultura generale, 10 di logica, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica.

Test Medicina 2021, quando usciranno i risultati

Il 17 settembre il CINECA, per conto del Ministero dell’università e della ricerca, pubblicherà esclusivamente il punteggio ottenuto dai candidati sul sito Universitaly, nell’area riservata ai candidati e nel rispetto delle norme per la protezione dei dati personali. Il 24, sempre nella pagina riservata del portale Universitaly, i candidati potranno prendere visione del proprio elaborato, del proprio punteggio e della propria scheda anagrafica. Infine, il 28 verrà pubblicata la graduatoria nazionale di merito nominativa.

Test Medicina 2021, azioni di protesta contro il numero chiuso

Azioni di protesta con presidi in decine di università in tutta Italia contro il numero chiuso all’università da parte del Fronte della Gioventù Comunista . “La pandemia lo ha dimostrato, il numero chiuso va cancellato”, è lo slogan lanciato contro i test di ingresso universitari. “Il numero chiuso è andato di pari passo con i tagli alla sanità pubblica, e durante la crisi pandemica ne abbiamo pagato il prezzo – le parole del segretario nazionale, Lorenzo Lang -. In Italia mancano medici e personale sanitario, dal 2010 sono stati chiusi più di 170 presidi ospedalieri (il 15%) e 800 poliambulatori in tutto il paese. Eppure nemmeno dopo 130mila morti e due anni di pandemia si cambia rotta, perché da questo attacco alla sanità pubblica ci guadagna il settore privato. In questi test la meritocrazia c’entra molto poco, sono una lotteria che penalizza chi parte più svantaggiato per ragioni sociali ed economiche. Lottare per abolirli significa volere una sanità e un’università migliori”.

Test Medicina 2021, l’identikit degli aspiranti camici bianchi

L’identikit realizzato da Skuola.net degli aspiranti camici bianchi del 2021 racconta di ragazzi molto agguerriti. Il sito ha raccolto la testimonianza di 500 giovani che si siederanno al banco per sostenere la prova. A conferma di quanto detto c’è il fatto che molti di loro sono dei veterani dei test, che hanno tentato già in passato la gloria ma che, di fronte alla sconfitta, non si sono arresi: circa 3 su 10, infatti, sono come minimo al secondo tentativo, avendo fallito l’appuntamento negli anni precedenti. Sono comunque la stragrande maggioranza (70%) quelli che saranno per la prima volta al cospetto dei quiz di medicina. Ma un numero così alto di ‘ripetenti’ ci dà ugualmente la misura di quanto sia determinato chi vuole intraprendere la carriera medica.

Tanto è vero che oltre 8 su 10, se non dovessero farcela (per la prima o l’ennesima volta) a entrare in quest’anno accademico, giurano che non abbandoneranno affatto l’obiettivo: il 73% s’iscriverà lo stesso all’università, in un corso che gli consenta di sostenere alcuni esami che poi verrebbero riconosciuti al momento dell’iscrizione a Medicina, circa 1 su 10 si prenderà un anno per concentrarsi sulla preparazione e ripresentarsi più preparato tra dodici mesi. Alla base di una tenacia così forte c’è soprattutto la passione, motivazione principale per 3 aspiranti medici su 4. Marginale tutto il resto: solo 1 su 10, ad esempio, tenta una strada così piena di ostacoli per le prospettive lavorative future, altrettanti (10%) per i potenziali guadagni. Così, proprio per evitare lo scenario peggiore e rimanere delusi, si investe parecchio sia in termini di tempo che di denaro. Quasi 3 candidati su 10, infatti, hanno iniziato a prepararsi per i test addirittura con un anno di anticipo e per un altro 11% lo studio in funzione dei quiz è partito almeno sei mesi fa. In che modo? Soprattutto con libri specializzati (35%), simulazioni online (20%) o corsi di preparazione (15%). Ma circa 1 su 4, per non avere rimpianti, ha attinto da un po’ tutte le fonti.