Test salivari Covid Test salivari Covid

Test salivari Covid efficaci come quelli naso-faringei ma molto meno invasivi. E scovano più asintomatici

Test salivari Covid efficaci al 98%. In pratica come quelli naso-faringei, quelli parecchio fastidiosi perché il tampone deve essere infilato ben in fondo nella narice.

Una buona notizia anche per questo. Soprattutto, però, perché i test salivari sono più sensibili, cioè scovano con più ampi margini di successo, asintomatici e forme lievi di infezione.

Test salivari Covid efficaci al 98%. Gli studi a Padova e Singapore

Risultati analoghi, sovrapponibili, giungono da Singapore e da Padova. Il virus, in effetti, attacca per primo il cavo orale, solo a distanza di tempo finisce in quello nasale. 

Differenze tra i due metodi di indagine? Solo nella raccolta dei campioni. A Singapore si chiedeva alle “cavie” di inclinare la testa all’indietro e schiarirsi naso e bocca prima di sputare la saliva dentro la provetta.

A Padova, un metodo diciamo così più urbano. Ai candidati al test si è chiesto di raccogliere la saliva tramite una provetta munita di batuffolo di cotone da masticare per almeno un minuto prima della colazione mattutina.

Lo studio condotto dall’Università di Padova da ottobre a dicembre scorsi su oltre 5.500 dipendenti ha dimostrato l’efficacia del test salivare molecolare per la ricerca dell’infezione del virus SarsCov-2.

Lo studio dell’Università di Padova

Dall’8 ottobre al 24 dicembre 2020, 5.579 dipendenti hanno aderito al programma, per un totale di 19.850 campioni salivari, valutati con tecnica molecolare per Ssrs-CoV-2.

Una piccola percentuale di persone ha abbandonato il programma dopo la prima raccolta, ma i restanti 5.350 dipendenti hanno ripetuto il test della saliva (con batuffolo di cotone, masticato al risveglio) da un minimo di 3 a un massimo di 5 volte, per 11 settimane.

In questo lasso di tempo sono stati identificati 62 campioni positivi, con una frequenza dello 0,31%. Tutti i dipendenti positivi alla saliva sono stati sottoposti entro 24 ore al tampone nasofaringeo (Nps): i test hanno avuto una concordanza nel 98% dei casi. L’unico paziente con test salivare positivo, ma nasofaringeo negativo, presentava una bassa carica virale (Ct>33).

 

 

Gestione cookie