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Testa e mani mozzate, il cadavere in taxi: cronaca di un delitto da film horror

Un delitto, quello del giovane di 19 anni egiziano Mahmoud Abdalla, il cui corpo smembrato, testa e mani mozzate, sono stati trovati nelle acque di Santa Margherita Ligure, che assume contorni da film horror.

Testa e mani mozzate, il delitto di Mahmoud Abdalla

Prima l’hanno ucciso a coltellate spaccandogli il cuore in casa, poi hanno messo il cadavere in una valigia e dopo averlo trasportato da Genova a Chiavari in taxi hanno smembrato il cadavere del 19enne Mahmoud Abdalla in spiaggia tagliando prima la testa e poi le mani. Subito dopo hanno gettato i resti in mare, nelle acque antistanti il porticciolo di Santa Margherita Ligure. Durante i rispettivi interrogatori i due egiziani fermati per omicidio, Ahmed ‘Bob’ Abdelwahab, 26 anni, e Mohamed Ali ‘Tito’ Abdelghani, 27, si sono accusati l’un l’altro dello smembramento del cadavere. 

Cadavere in taxi da Genova a Chiavari

E’ stato lo stesso tassista a confermare di aver iniziato la propria corsa a Genova, in zona Sestri Ponente e che erano saliti a bordo due ragazzi con due valige di cui una di grosse dimensioni particolarmente pesante. Così pesante che lo stesso tassista aveva invitato i due clienti a metterla nel bagagliaio. L’uomo non ha riconosciuto le foto di Abdelwahab e di Abdelghani ma l’individuazione del suo taxi è avvenuta in sede d’indagine con certezza e il testimone ha riconosciuto il punto in via Vado in cui ha recuperato i due, ovvero davanti a civico 40 dove vive Ahmed Abdelwahab. 

Come si è “tradito” uno degli assassini

Il giovane di 19 anni è stato ucciso dopo una lite con il suo datore di lavoro, Ahmed ‘Bob’ Abdelwahab, scatenata dal fatto che il ragazzo voleva lasciare il negozio di barbiere di Chiavari per lavorare in un altro esercizio commerciale. Proprio Abdelwahab ha detto a uno dei dipendenti della sua barberia che il ragazzo era morto un’ora prima che venisse recuperata la prima mano mozzata sulla spiaggia di Chiavari. La testimonianza del dipendente è stata definita “significativa” dagli investigatori anche grazie alla ricostruzione puntuale di quanto accaduto.

Il testimone ha riferito che Ahmed ‘Bob’ Abdelwahab e Mohamed Ali ‘Tito’ Abdelghani erano arrivati domenica pomeriggio a Chiavari e si erano fermati entrambi a dormire nell’appartamento dietro il negozio. Il lunedì successivo sarebbe stato giorno di riposo, ma ‘Bob’ gli ha chiesto di andare a lavorare e il testimone si è recato alla barberia alle 15. Dopo avere effettuato due tagli ad altrettanti clienti, operazione per la quale ha impiegato circa 40 minuti, ‘Bob’ gli ha comunicato la morte di Mahmoud. Dunque Bob ha rivelato che il ragazzo era morto un’ora prima che venisse ritrovata la prima mano mozzata su una spiaggia di Chiavari, mano che è stata recuperata dalla polizia giudiziaria solo dopo le 17.

 

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