ROMA – Se il ticket del parcheggio scade, il trasgressore non paga. Chi parcheggia sulle strisce blu per un tempo più lungo del previsto non potrà infatti essere sanzionato, ma dovrà semplicemente sborsare un sovrapprezzo in base al tempo di sosta extra. A stabilirlo, spiega lo Studio Cataldi, è il Tribunale di Treviso con la sentenza n° 1069/2016 del 21 aprile scorso, che ha accolto il ricorso di un automobilista multato, appunto, per aver parcheggiato oltre l’orario indicato dal biglietto esposto sul cruscotto.
In una causa precedente l’uomo, spiega lo studio Cataldi, “aveva evidenziato che la permanenza nell’area di sosta oltre il tempo pagato avrebbe costituito mera inadempienza contrattuale, giustificando solo la richiesta del supplemento di prezzo e non violazione del Codice della Strada con conseguente applicazione di sanzione amministrativa: infatti, chiariva l’appellante, la concessione di aree per parcheggio a pagamento ad opera del Comune era da considerarsi attività commerciale e, pertanto, non soggetta alle norme del CdS. Al contrario, il Giudice di Pace, accogliendo le argomentazioni difensive del Comune convenuto, riteneva che l’area di sosta fosse vincolata alle norme del CdS in quanto area demaniale”.
“Esito mutato – continua il sito di informazione legale – innanzi al Tribunale che accoglie il gravame precisando che l’art. 157, comma 6 CdS stabilisce che ‘Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione'”. Ma attenzione, perché la disposizione – precisa lo Studio Cataldi citando il Giudice – “si riferisce unicamente ai casi di sosta concessa per un tempo limitato, prevedendo l’obbligo per il conducente di segnalare l’orario di inizio della sosta”.