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Tiziana Cantone, sulla pashmina trovate le tracce di Dna di due uomini: nuova indagine in arrivo?

di Redazione Blitz |18 Gennaio 2021 19:53

Tiziana Cantone, sulla pashmina trovate le tracce di Dna di due uomini: nuova indagine in arrivo?

Appartengono a due uomini diversi le tracce di DNA maschile trovato sulla pashmina che avrebbe usato per impiccarsi Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli morta il 13 settembre 2016 dopo che alcuni suoi video privati erano finiti su internet a sua insaputa.

Un elemento emerso nel weekend, quando il laboratorio genetico incaricato dallo staff di difesa di Teresa Giglio, madre di Tiziana, è riuscito a separare i cromosomi del Dna maschile già individuato poche settimane fa, scoprendo che apparteneva a due diversi individui.

Tiziana Cantone, nuova indagine per omicidio?

L’esito è stato immediatamente trasmesso al pm della Procura di Napoli Nord Giovanni Corona, che potrebbe decidere anche di aprire una nuova indagine per omicidio, come auspicato da tempo dalla Giglio e dal gruppo di studi legali con sede a Chicago che l’assiste da oltre un anno (l’Emme-Team), e di cui fa parte anche l’avvocato italiano della donna, Salvatore Pettirossi.

Fu proprio quest’ultimo a chiedere ed ottenere a novembre il dissequestro da parte della Procura della sciarpa che Tiziana avrebbe usato per uccidersi. Il foulard fu poi dato ad un genetista perché lo analizzasse, e sono così emerse tracce biologiche riconducibili a dna maschile; una novità assoluta, visto che la pashmina, dalle indagini effettuate subito dopo il fatto dai carabinieri, sarebbe stata toccata solo dalla zia di Tiziana, che intervenne quando la ragazza era ormai morta, sfilandole il foulard dal collo.

Secondo i difensori della Giglio, il tipo di sciarpa non avrebbe inoltre potuto provocare una stretta mortale attorno al collo della ragazza, compatibile quantomeno con il solco di 2,5 centimetri trovato sul collo di Tiziana dal medico legale che effettuò l’esame esterno del cadavere della 31enne. Tutti elementi sul tavolo del sostituto Giovanni Corona, delegato dal Procuratore Francesco Greco ad approfondire la mole di indagini difensive prodotte dai legali della Giglio.

Tiziana Cantone e i dati cancellati da iPad e iPhone

Già nei mesi scorsi Corona, proprio sulla base di indagini tecniche dell’Emme-Team, ha aperto un’indagine per frode processuale in relazione alla cancellazione di tutti i dati contenuti nell’iPhone e nell’iPad di Tiziana Cantone; cancellazione avvenuta mentre gli apparecchi erano in custodia della Polizia giudiziaria (i carabinieri) per gli accertamenti successivi alla morte, e che secondo la Giglio avrebbe pregiudicato la corretta ricostruzione della vicenda.

L’indagine sulla morte di Tiziana, in cui la Procura di Napoli Nord ipotizzò l’istigazione al suicidio, finì con un’archiviazione; nel frattempo però, la Giglio e l’Emme-Team hanno trovato prove per offrire una ricostruzione alternativa al suicidio, e hanno individuato le oltre cento persone che avrebbero diffuso e visto i video della 31enne, riuscendo ad “intaccare” il principio dell’irresponsabilità dei social network per i contenuti diffusi.

Una battaglia che ha posto la Giglio in prima linea sul fronte del revenge porn. Potrebbe essere letta anche così l’intrusione informatica che la donna ha subito ieri sera sul proprio account Facebook; un’intrusione subito scoperta dall’Emme-Team, che ha accertato che l’accesso illegale sarebbe avvenuto da un server professionale con l’uso del sistema operativo Linux, riuscendo anche ad identificare il responsabile, ovvero la posizione Gps, il suo dispositivo e il suo indirizzo Ip; tutto è stato consegnato alla Procura. (fonte ANSA)

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