Tombolo (Padova): profanata la cappella di Villa Giusti

PADOVA, 6 LUG – Hanno divelto a picconate il pavimento di marmo, aperto una delle tre bare trovate nel sottosuolo e quindi hanno preso a martellate marmi e vetrate: il raid sacrilego e' avvenuto nella cappella di Villa Giusti del Giardino a Tombolo (Padova). In particolare i vandali si sono accaniti sulla tomba della contessa Cia Cittadella Giusti sepolta nel 1927, scoprendo il coperchio in metallo della bara del padre della nobildonna, sistemata sotto il pavimento del corridoio centrale della cappella.

I malviventi hanno potuto agire indisturbati perche' la grande area e' abbandonata da tempo e non recintata. Secondo i quotidiani locali, gli investigatori sarebbero propensi a puntare il dito sull'azione di un gruppo di sbandati piuttosto che su adepti di una setta impegnata in riti satanici, nonostante sui muri siano state apposte le scritte ''vattene'' e ''morte'' e una stola da sacerdote sia stata appesa fuori da una finestra.

A scoprire l'incursione e la devastazione e' stato l'attuale proprietario di Villa Giusti, l'imprenditore Amelio Pilotto, 64 anni, residente a Tombolo. Secondo Pilotto l'incursione sarebbe opera di tossicodipendenti della zona.

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