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Torino, bimba ricoverata per sospetto tetano: è grave, non era vaccinata

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Torino, bimba ricoverata per sospetto tetano: è grave, non era vaccinata

TORINO – Torino, bimba ricoverata per sospetto tetano: è grave, non era vaccinata. La bambina di 7 anni è arrivata in preda a spasmi e convulsioni ed è stata ricoverata in rianimazione e sedata all’ospedale infatile Regina Margherita. I medici sospettano che si tratti di una infezione da tetano, malattia per cui la bimba non era stata vaccinata, e hanno iniziato la profilassi, ma per una diagnosi definitiva bisognerà attendere l’esito dei test nei prossimi giorni.

Un campione di sangue è già stato invitato all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie infettive, scrive l’Ansa. I risultati sono attesi nei prossimi giorni. Il vaccino contro il tetano rientra tra i dieci antidoti classificati come obbligatori per la frequenza scolastica dal decreto Lorenzin e Vittorio De Micheli, epidemiologo della Regione Piemonte, ha spiegato:

“L’antitetanica è obbligatoria dal 1963 e ha l’obbligatorietà più vecchia d’Italia. Il tetano non è contagioso, ma è ineliminabile: l’unica cosa che si può fare è proteggersi da questa malattia particolarmente grave. Chi decide di non vaccinare il proprio figlio, lo espone a un rischio molto serio. Nei prossimi giorni, con l’esito degli esami, si saprà qualcosa in più ma se si trattasse di tetano sarebbe un caso raro, soprattutto per un bambino così piccolo. Anche i genitori più diffidenti accettano l’antitetanica”.

Questa patologia infatti, pur non essendo contagiosa, può portare a infezioni dalle gravi conseguenze e l’unica arma per prevenirla è il vaccino, ma negli ultimi anno le coperture vaccinali sono in calo, spiega Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità (Iss):

“La vaccinazione antitetanica non determina ‘immunità di gregge’ perchè questa malattia non si trasmette da persona a persona, tuttavia risulta essere fondamentale poichè il batterio del tetano sopravvive nell’ambiente e nel terreno dal momento che è eliminato sotto forma di spore con le feci di alcuni animali. Dunque, basta ferirsi entrando accidentalmente in contatto con terreno contaminato per contagiarsi, e la malattia in alcuni casi può anche avere esiti letali”.

L’unico modo per proteggersi, afferma Rezza,

“è quindi la vaccinazione, che è tra le 4 obbligatorie ormai da decenni, da somministrare nel primo anno di vita del bambino con successivi richiami, ed ora inclusa anche tra le 10 vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola”.

Purtroppo, rileva, “dal 2013 si registra un calo delle coperture vaccinali in generale ed anche per questa patologia, con una copertura che si colloca sotto la soglia minima di sicurezza del 95% fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità”.

L’invito è quindi quello a “vaccinare i figli, poichè anche una malattia come il tetano, che almeno nei bambini sembrava essere quasi del tutto debellata, sta ora ricomparendo, perchè – conclude l’epidemiologo – è proprio la vaccinazione che ‘tiene sotto controllo’ questo pericoloso batterio che, non dimentichiamolo, resta comunque sempre presente nell’ambiente”.

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