ROMA – Blitz della polizia contro alcuni storici antagonisti torinesi e del nordest, impegnati da sempre nella battaglia contro il Tav. Gli uomini della Digos hanno eseguito 14 misure cautelari. Misure cautelari che hanno riguardato alcuni leader e di alcuni militanti del centro sociale Askatasuna e di esponenti di altri centri sociali di Modena, Vicenza e Padova.
“I 14 arresti eseguita dalla Polizia di Stato in esecuzione ad altrettanti provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria di Torino, sono una risposta importante per porre un freno al dilagante senso di impunità che sembra riguardare gli ambiti di certe manifestazioni che rappresentano occasioni non per una legittima manifestazione del pensiero ma per compiere atti criminali”.
Con queste parole il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta l’operazione di oggi, mercoledì 18 dicembre, nei confronti di esponenti anarchici del Piemonte, dell’Emilia Romagna e del Veneto.
“Non possiamo che plaudire alla sinergia tra Polizia ed magistratura, grazie alla quale oggi si riafferma uno dei principi cardine di uno stato di diritto: l’illegittimità di ogni forma di violenza contro le persone e le cose”.
“Non più tardi dell’8 dicembre scorso – si legge ancora nella nota – avevamo assistito a scontri, con lancio di petardi e bombe carte contro gli agenti, alla vigilia di una marcia (quella da Susa a Venaus) che si ripete da ormai 14 anni. Ribadiamo che siamo fermamente convinti che il principio costituzionale della manifestazione del pensiero e del dissenso sia da rispettare ma altrettanto fermamente ribadiamo che non è tollerabile che certe tradizioni così come sono state definite, divengano anche la puntuale occasione per attentare alla incolumità di lavoratori e poliziotti”.
“In questo senso – conclude la nota – non possiamo che sostenere le parole del Capo della Polizia, Gabrielli, quando ricorda la necessità di perseguire quelle iniziative fondate sulla violenza. Ancora una volta il lavoro investigativo dei poliziotti e l’attenta direzione della magistratura hanno dato una risposta di efficienza e determinazione e ci auguriamo che anche in sede di giudizio le sanzioni, lungi dall’essere esemplari, possano essere quelle previste dal nostro ordinamento e poi effettivamente applicate”.
Fonte: Ansa.