Torino, bottiglie piene di urina contro gli agenti in servizio al Cpr

La sassaiola contro gli agenti di qualche giorno fa (foto Ansa)

TORINO – Il Sindacato italiano unitario lavoratori Polizia (Siulp) denuncia nuove violenze e aggressioni ai danni dei rappresentanti delle forze dell’ordine operativi nel Cpr (il Centro di Permanenza per il Rimpatrio ndr) di Torino, bersagliati da bottiglie piene di urina. 

Lo scorso 31 di agosto, gli agenti erano stati bersagliati da una fitta sassaiola da parte di circa 150 ospiti della struttura. La rivolta aveva provocato la frattura di due falangi di un agente con prognosi 30 giorni.

Giovedì 5 settembre è accaduto un nuovo atto di spregio nei confronti dei poliziotti, denunciato in un comunicato dal segretario generale provinciale del Siulp di Torino Eugenio Bravo. A riportare la denuncia è il quotidiano torinese La Stampa: “Hanno subito le intemperanze degli ospiti diventando oggetto di bottiglie piene di urina e quant’altro”, racconta il segretario.

“Fermezza e professionalità degli operatori hanno ripristinato l’ordine evitando che la situazione degenerasse. Le condizioni logistiche del Cpr non possono diventare l’espediente che giustifichi la reazione spropositata contro i colleghi in servizio. I lavoratori di polizia non possono continuare a operare in queste situazioni di scontro perenne”.

Bravo prosegue e avverte: “La corda della pazienza e della comprensione si sta spezzando. Nessuna di queste violenze perpetrate da persone prevalentemente delinquenti può trovare anche solo lontanamente un barlume di giustificazione”.

“Chi distrugge, devasta, incendia o si rivolta violentemente contro i poliziotti non può avere attenuanti dettate da condizioni di disagio ma, esattamente come tutti, subire la giusta conseguenza penale e magari, proprio dal carcere, procedere alla successiva espulsione”.

Fonte: La Stampa, Il Giornale

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