Torino, agguato sotto casa: grave il consigliere comunale Alberto Musy

Pubblicato il 21 Marzo 2012 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Un agguato sotto casa nel centro di Torino: il consigliere comunale Alberto Musy (dell’Udc) è stato ferito da tre colpi di pistola stamattina, 21 marzo. Colpito al braccio destro e alla spalla sinistra, Musy è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Le Molinette.

Musy, avvocato di 44 anni, candidato sindaco di Torino nel 2011, è stato trasportato d’urgenza alle Molinette , dove è stato sedato e intubato nel reparto di Rianimazione.

L’aggressione è avvenuta all’interno del cortile del palazzo dove Musy abita, in via Barbaroux, nel centro del capoluogo piemontese. Il consigliere è stato aggredito mentre rientrava a casa dopo avere accompagnato le figlie a scuola. “Aveva dimenticato l’iPad”, ha spiegato la moglie agli investigatori.

Ad attenderlo nel cortile c’era un uomo con il volto nascosto da un casco bianco. Poco prima aveva suonato al citofono di un vicino di casa Musy dicendo di dovere consegnare un pacco. Tra il politico e il feritore ci sarebbe stato un breve litigio, nel cortile della casa, poi l’aggressore ha estratto di tasca una pistola e ha sparato alcuni colpi, probabilmente cinque.

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha detto: ”Al momento non vi sono elementi per pensare che il fatto sia collegato a una matrice politica”.

Alberto Musy era stato scelto dal Terzo Polo nella primavera del 2011, per sfidare alle Amministrative di Torino Piero Fassino e Michele Coppola, candidato del centrodestra. Ha raccolto 21.896 voti, il 4,9% delle preferenze. Avvocato, docente di diritto privato comparato, ha 45 anni, è sposato e ha quattro figlie. Nella sua attività professionale si occupa, tra l’altro, di cause di lavoro.

Insegna all’Università del Piemonte Orientale, ma è stato docente anche a Montreal, New York e Tel Aviv. Era stato scelto dal Terzo Polo ”nella società civile, anche per dare un segnale – aveva spiegato lanciando la candidatura il segretario regionale dell’Udc Alberto Goffi – ai torinesi delusi dalla rinuncia del rettore del Politecnico Francesco Profumo”.

Ma a Musy aveva pensato anche il Pdl, prima di optare, al termina di una lunga discussione interna, sulla candidatura di un emergente del partito, Coppola, assessore regionale alla Cultura.  Tra le sue proposte politiche da consigliere in Sala Rossa l’introduzione di un ticket per l’ingresso delle auto nel centro di Torino e la riorganizzazione delle società partecipate dal Comune.

”Mi ha inseguito”: sono state queste, secondo quanto si e’ appreso, le parole che Alberto Musy, il consigliere comunale ferito questa mattina a colpi di pistola, ha riferito a uno degli immediati soccorritori. Il senso delle sue parole, cosi’ come e’ stato ricostruito dagli inquirenti, e’ che l’aggressore ha sparato anche quando, dopo i primi colpi di pistola, il consigliere ha tentato di fuggire.  A quanto si apprende, Musy non ha detto di conoscere l’uomo.

Sono indirizzate in prevalenza verso la sfera privata e professionale di Alberto Musy le indagini sul ferimento del consigliere comunale di Torino. E’ quanto ha appreso l’ANSA da fonti qualificate.    La pista politica non e’ stata abbandonata – le indagini sono svolte dagli investigatori della squadra mobile ma anche dai funzionari della Digos – ma continua a non essere quella considerata prevalente.