ROMA – Torino, guerra dell’acqua a mensa. M5S la vieta a chi si porta panino da casa. Tempi duri per gli alunni che si portano il panino da casa, la schiscetta dicono al nord, preferendolo alla mensa scolastica. E un po’ grotteschi. A Torino. in particolare, epicentro della rivolta del panino libero, dove per salvare le lavoratrici delle mense l’amministrazione M5S e il Pd all’opposizione erano giunti al compromesso. Ok al panino, ma quanto al mandarlo giù? L’acqua, insomma, chi la fornisce, mamma o la scuola?
La faccenda è politica, si badi bene. Dunque: il leghista Fabrizo Ricca ha presentato un emendamento che garantiva quel 10% di bambini torinesi che il panino se lo portano da casa a usufruire di una brocca come tutti gli altri. L’emendamento riceve l’apprezzamento delle altre forze politiche ma – e qui la situazione si complica -non del partito di maggioranza che esprime il sindaco 5 stelle Appendino.
Risultato? Insieme al panino mamma dovrà provvedere a fornire anche la bottiglietta d’acqua, sennò il pargolo resta a secco. Da registrare l’ira sul profilo Facebook dell’associazione Caro Mensa. Il leghista Ricca denuncia l’assurdità: “È pazzesco che si vieti ai bambini che portano il pasto da casa di poter bere dalle caraffe come i loro compagni – dice Ricca della Lega – una scelta stupida e ingiustificabile”