Torino: a fuoco campo nomadi abusivo, 60 evacuati

Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato nella notte in un campo nomadi abusivo alla periferia sud-occidentale di Torino. Non ci sono feriti, ma 11 baracche dell’insediamento, sito in corso Tazzoli di fronte alla sede delle Poste, sono andate completamente distrutte e circa 60 persone sono state evacuate e risistemate o presso parenti e conoscenti all’interno dello stesso campo o in strutture comunali.

A far sviluppare le fiamme, attorno alle 2, con ogni probabilità, è stata una delle stufe artigianali, realizzate modificando bombole di gas, che gli abitanti del complesso utilizzano per scaldarsi. Per spegnere il rogo i vigili del fuoco, intervenuti con due squadre e tre autobotti, hanno impiegato oltre tre ore.

L’incendio, circoscritto nella zona centrale del campo, è stato spento verso le cinque e trenta di stamattina. Il bilancio è di nove baracche e due roulotte distrutte. Tra i sessanta sfollati ci sono quattro anziani e dodici tra bambini e ragazzi; altre venticinque persone, residenti nel campo ma non presenti al momento del rogo, hanno perso l’abitazione. A causare l’incendio è stato, con ogni probabilità, il calore sviluppato da una stufa artigianale presente in una delle baracche della zona centrale del campo.

Gli occupanti hanno tentato di domare le fiamme con gli estintori, poi, dopo un quarto d’ora, hanno chiamato i vigili del fuoco, che sono accorsi con cinque squadre. Nel frattempo sono arrivati sul posto gli operatori dell’associazione Terra del Fuoco e numerose pattuglie della polizia municipale e dei carabinieri. ”Preso atto – dice Michele Curto, presidente di Terra del Fuoco – che fortunatamente l’episodio non ha causato danni a nessuno dei residenti, ci chiediamo cosa sarebbe successo se fosse avvenuto in un campo come quello di Lungo Stura Lazio, dove abbiamo appena concluso un imponente lavoro di bonifica grazie anche all’aiuto dei rom.

In quel luogo le baracche sono molto vicine e le fiamme si sarebbero facilmente propagate in tutta l’area con conseguenze inimmaginabili”. ”Finchè a Torino esisteranno campi abusivi e luoghi come questi – è la conclusione – la città continuerà a correre il rischio di fronteggiare situazioni di emergenza”.

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