TORINO, 23 MAG – Il sindaco di Torino, Piero Fassino, non celebrera' le nozze dell'ex terrorista Nicola D'Amore con la sua compagna Rosalba. Non lo fa per rispetto della famiglia di Piero Coggiola, il capofficina della Lancia ucciso nel 1978 da un commando delle Br di cui D'Amore faceva parte e che per questo venne condannato a 21 anni di carcere.
In un primo momento Fassino aveva accolto la richiesta di ''Nicola D'Amore di celebrare il suo matrimonio per una ragione umana e di civilta' – spiega oggi il sindaco – ritenendo che a chi ha scontato la pena e ha riconosciuto la gravita' dei propri atti, non si debba rifiutare la possibilita' di costruire una nuova vita. Una valutazione che in me ne' non riduce, ne' attenua la piu' netta condanna di ogni atto di terrorismo e il giudizio sulle responsabilita' di chi si e' macchiato di tali atti''.
La reazione, pero', di Myrna e Antonella Coggiola, vedova e figlia di Piero, di fronte alla notizia che il sindaco in persona sposava l'uomo che aveva trucidato il loro famigliare, ha portato Fassino a declinare l'invito. ''Avendo vissuto gli anni bui del terrorismo – afferma il sindaco – e visto da vicino il dramma delle famiglie colpite, comprendo il dolore della famiglia Coggiola e ne raccolgo l'appello''. ''Poiche' non e' mai stata, ne' e' mia intenzione rinnovare un dolore atroce, ho convenuto con Nicola D'Amore – conclude Fassino – sulla opportunita' che il suo matrimonio sia celebrato da un altro ufficiale di stato civile''.