Torino – Lione: Chiomonte teme violenza

CHIOMONTE (TORINO), 23 GIU – Chiomonte non vuole violenze ne' militarizzazioni per il cantiere della Tav. Il Comune della Valle di Susa, dove e' ormai imminente l'apertura del cantiere per il tunnel esplorativo della Torino-Lione, guarda con molta apprensione ai prossimi giorni. E questa sera il consiglio comunale ha approvato, con voto unanime, un ordine del giorno che ''rifiuta l'uso della violenza quale contrasto alla protesta contro il tunnel della Maddalena''.
Un documento che, dopo una breve sospensione dell'assemblea, ha messo d'accordo i gruppi di minoranza che l'hanno proposto e la maggioranza di centrodestra, guidata dal sindaco Renzo Pinard.
Il consiglio si e' svolto nella massima tranquillita': nella piccola aula consiliare c'era una quarantina di persone ad assistere e tra queste anche chi abitualmente frequenta il presidio che il movimento No Tav ha allestito da oltre un mese sui terreni del futuro cantiere. Nessuna protesta ne' dentro ne' fuori dal Municipio, dove erano presenti soltanto carabinieri.
Il consiglio e' stato quasi un monologo del consigliere di minoranza Giorgio Guglielmo che ha criticato le delibere della giunta regionale del Piemonte e del Cipe. ''Non sono state recepite – ha detto – le molte osservazioni fatte dal sindaco per la tutela dell'ambiente e del territorio''.
''Per noi il tunnel della Maddalena e' inutile – ha detto Guglielmo – perche' non servira' a conoscere la struttura geologica della futura galleria di base (quella lunga 54 km tra Italia e Francia, ndr), poiche' e' perpendicolare a questo tunnel. Inoltre, ci sono molti rischi per la salute per la presenza nelle rocce di radon e amianto''.
Molto critico il consigliere di minoranza Riccardo Jacob: ''Il sindaco dovrebbe dimettersi – ha detto – perche' non e' stato in grado di gestire la situazione e non ha informato i cittadini. Andrebbe meglio ce ci fosse un commissario prefettizio''.

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