Torino – Lione, ricorso al Tar per i cantieri

ROMA, 09 GIU – La Comunita' montana Valle Susa e Val Sangone, insieme con il comune di Giaglione (Torino) hanno depositato al Tar del Lazio un ricorso per chiedere l'annullamento della delibera con la quale il Cipe ha approvato il progetto definitivo del 'cunicolo esplorativo' de La Maddalena per il collegamento internazionale Torino-Lione. Il ricorso, redatto dagli avvocati Vincenzo Enrichens e Pietro Adami, e' stato affidato alla prima sezione del tribunale; si attende adesso la fissazione dell'udienza di discussione. I ricorrenti si scagliano contro la procedura per l'apertura dei cantieri per il tunnel geognostico propedeutico alla realizzazione della Torino-Lione. Tanti (e tutti con forte connotazione tecnica) i motivi di opposizione a un 'tunnel-galleria di servizio' che e' progetto di riferimento rispetto alla Tav.
Si tratta – ad avviso dei ricorrenti – di un progetto il cui impatto ''sul territorio, sulla viabilita', sulla salute dei cittadini, sull'ambiente, appare talmente incisivo da meritare ben altro rispetto delle procedure previste dalla legge''. Il rischio e' quello ''di avviare un'opera, che dovra' essere integrata da altre opere aggiuntive, con costi tuttora sconosciuti ma, in ogni caso, rilevantissimi'' e con la prospettiva che possa essere inutile alla linea ferroviaria prevista. Si sottolinea poi che ''numerosissimi operatori sanitari hanno espresso forti preoccupazioni per le possibili ricadute negative sulla salute pubblica nel territorio dell'intera Valle di Susa'', rilevando come necessari approfondimenti sull'impatto dell'opera ''con particolare riferimento, tra l'altro, al rischio amianto, a scavi in rocce potenzialmente amiantifere, alla contaminazione ambientale di entita' non trascurabile, al conseguente incremento delle affezioni respiratorie''. Numerose poi, le prese di posizione, le osservazioni tecniche e le valutazioni economiche, che per i ricorrenti significa il possibile spreco di denaro pubblico giacche' ''la spesa di 143 mln di euro ipotizzata e' gravemente sottostimata''.

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