Rapinavano negozi come “Arancia meccanica”. Gang di sinti finisce in manette a Torino

Violenti come “Arancia meccanica”, equipaggiati come un vero e proprio esercito. Una gang di sinti, capeggiata dal 34enne Daris Lagaren, da dicembre scorso ha terrorizzato la cintura torinese, mettendo a segno oltre 80 rapine in oreficerie, uffici postali, tabaccherie e supermercati, è stata sgominata dai carabinieri di Torino.

Fucili a pompa, revolver di grosso calibro e pistole automatiche e poi mazze, asce e coltelli. I malviventi, “soggetti privi di scrupoli”, come ha sottolineato il colonnello Antonio De Vita, ad ogni colpo mettevano in conto l’ipotesi di uno scontro a fuoco con le guardie giurate degli esercizi presi di mira o con le forze dell’ordine. La banda inoltre poteva contare sul supporto logistico fornito da Filippo e Gianni Camuglia, padre e figlio catanesi implicati nella guerra per il controllo delle bische e sull’omicidio del boss Spampanato.

L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Enrico Arnaldi di Balme e sfociata nell’emissione di 11 ordinanze di custodia cautelare, è nata nel marzo scorso, quando i carabinieri hanno arrestato alcuni sinti tra cui Franco Ballarin nell’ambito dell’indagine su due rapine messe a segno nella notte del 23 novembre 2009 a Trofarello e Rivalta.
Grazie all’analisi dei tabulati telefonici, intercettazioni, microspie e localizzazioni satellitari, i carabinieri sono riusciti a risalire agli altri componenti della banda, ricostruendo ogni mossa dell’associazione criminale.

“Gli indagati agiscono da veri professionisti – scrive il giudice per le indagini preliminari Chiara Gallo – disponendo di basi logistiche per occultare mezzi e travisamenti, commettendo più rapine e furti a breve distanza di tempo con autovetture sempre differenti e modificate di cui si disfano ad ogni colpo per sottrarsi alle ricerche delle forze dell’ordine”.
Seguendo le mosse dei sinti, infatti, i carabinieri hanno ascoltato in diretta non solo il furto delle auto di grossa cilindrata, ma anche alcuni tentativi di aggressione.

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