ROMA – Tante le storie di disperazione in questo momento di emergenza Coronavirus.
Da quelle per motivi economici a quelle per la solitudine e la monotonia che purtroppo portano i più deboli anche a gesti estremi.
Una delle ultime è arrivata da Torino.
“Non ho più soldi, ho perso il lavoro: mi voglio ammazzare”.
Queste le parole pronunciate in due telefonate alla polizia da un uomo di 58 anni, uno dei tanti che sopravviveva prima che l’epidemia arrivasse in Italia, con lavoretti in nero.
Ma che oggi si ritrova senza niente.
Anche la moglie, straniera, ha perso il lavoro a domicilio che aveva prima della crisi.
La polizia, una prima volta, si è presentata dall’uomo che si trovava seduto disperato su una panchina in strada nei pressi della sua abitazione.
“La faccio finita, non riesco più ad andare avanti così”, ha detto ai poliziotti.
Gli agenti lo hanno portato in ospedale, come prevede il protocollo in caso di tentativi di suicidio.
Dopo poche ore però l’uomo era già stato dimesso.
“Nessuno mi ha dato una mano, io mi ammazzo” , ha ripetuto in una seconda chiamata al 113.
Gli agenti delle volanti sono tornati, questa volta direttamente a casa sua, carichi di buste della spesa.
Dentro c’erano pasta, farina e tutto il necessario per mangiare per qualche giorno.
L’uomo si è messo a piangere dalla commozione e ha ringraziato le forze dell’ordine. (fonte LA STAMPA)