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Torino, si tocca sul bus accanto a una passeggera. Per i giudici è violenza sessuale

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Torino, si tocca sul bus accanto a una passeggera. Per i giudici è violenza sessuale

TORINO – Si era masturbato sul bus accanto a una giovane passeggera. Ma il gip di Torino lo aveva rilasciato derubricando l’episodio a un mero atto osceno. Ora il Tribunale del Riesame ha invece disposto per l’uomo l’arresto: non è indispensabile il contatto fisico con la vittima perché ci sia violenza sessuale.

Era un pomeriggio di ottobre 2016 quando quell’uomo, straniero di origini marocchine, le si avvicinò sul bus e cominciò a toccarsi. La donna pensò che volesse rubarle la borsa ma solo alla fine dell’atto di autoerotismo, quando l’uomo è sceso dall’autobus, si è accorta di quello che era accaduto. Un calore sulla gamba le ha fatto scoprire l’orrenda verità: quell’uomo le aveva eiaculato addosso.

Il pm Andrea Padalino ne aveva chiesto l’arresto, ma il gip di Torino Alessandra Cecchelli si era opposta. Il giudice aveva affermato che si trattava di atti osceni e non di violenza sessuale, perché non c’era stato contatto fisico nonostante, alla fine dell’atto di autoerotismo, l’uomo avesse macchiato gli abiti della ragazza.

Per il tribunale del riesame, invece, “è pacifico che il contatto fisico tra il soggetto-agente e la vittima non è un requisito necessario ai fini dell’integrazione del reato di violenza sessuale. Poiché questo sussiste ugualmente quando l’autore della condotta trova comunque soddisfacimento sessuale”.

“Non c’è dubbio che la denunciante abbia dovuto subire l’eiaculazione dell’indagato sul proprio corpo”, scrivono i giudici del riesame nel dispositivo. Si è trattato di “violazione della propria libertà di autodeterminazione sessuale e in presenza di coscienza e volontà da parte dell’indagato di soddisfare un proprio impulso sessuale”.

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