Torino. Sostanza nociva nelle “Fashion doll”: ritirata la bambola

Pubblicato il 14 Marzo 2012 - 16:37| Aggiornato il 15 Marzo 2012 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – La ”Fashion doll”, una delle bambole piu’ vendute e conosciute in Italia, entra in un’inchiesta della procura di Torino: le analisi ordinate dai carabinieri del Nas hanno accertato – in particolare sul volto – una quantita’ eccessiva di ftalati, sostanze chimiche plastificanti che possono essere nocive per la salute. Il Ministero della Salute ha gia’ ordinato il ritiro del prodotto dal territorio nazionale. ”Fashion doll” e’ una bambola fabbricata in Cina e importata in Italia dalla ditta Cigioki di Martinafranca (Taranto).

Al vaglio del procuratore Raffaele Guariniello, che procede per violazione del codice del consumatore e ha gia’ cominciato la procedura per iscrivere alcune persone nel registro degli indagati, c’e’ anche il comportamento dell’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli (Iisg), un’azienda lombarda che opera nel campo della certificazione dei prodotti per l’infanzia ma che non ha rilasciato alle ”Fashion doll” il marchio di conformita’ Ce.

“L’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli  – spiegano – non ha rilasciato alcun marchio di conformità CE al giocattolo in questione ma è stato solo incaricato dall’importatore di eseguire alcune prove relative alla conformità alle norme della serie EN 71 che non contemplano l’analisi degli ftalati. Le prove relative alla rispondenza al Regolamento (CE) 1907/2006 REACH, che includono la verifica della presenza di ftalati, non sono state eseguite in quanto le stesse non ci sono state commissionate dall’azienda importatrice. Precisiamo che l’Istituto, nelle sue funzioni e compiti, non ha la possibilità di imporre alle aziende l’esecuzione di specifiche indagini analitiche”.