Torino, si sposa due volte in tre mesi. Ma per il giudice non è punibile per "la tenuità del fatto" Torino, si sposa due volte in tre mesi. Ma per il giudice non è punibile per "la tenuità del fatto"

Torino, si sposa due volte in tre mesi. Ma per il giudice non è punibile per “la tenuità del fatto”

Torino, si sposa due volte in tre mesi. Ma per il giudice non è punibile per "la tenuità del fatto"
Torino, si sposa due volte in tre mesi. Ma per il giudice non è punibile per “la tenuità del fatto”

TORINO  – In tre mesi si è sposato due volte: la prima volta in Marocco, la seconda in Italia. Ma per i giudici non è punibile per la “tenuità del fatto”. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Lo ha stabilito il tribunale di Torino alla fine di un processo in cui l’uomo era accusato di bigamia.

Nella decisione del giudice, Andrea Natale, potrebbe avere pesato anche il fatto che nessuna delle due donne si è costituita parte civile. La vicenda, inoltre, presenta contorni che non è stato possibile chiarire completamente.

Da quanto è stato possibile ricostruire, nel settembre del 2015 Ahmed, giovane marocchino di 30 anni, convolò a nozze con una donna di nome Fatima nel suo Paese di origine. Ma al matrimonio, celebrato secondo l’uso musulmano, non seguì una convivenza.

A novembre, in Piemonte, l’uomo sposò una donna italiana di 47 anni dopo avere presentato dei documenti provenienti dal Marocco che ne certificavano lo stato libero. Fu la donna, tempo dopo, ad accorgersi del matrimonio precedente e a presentare una querela.

Il pm Paola Bellone aveva chiesto 8 mesi di reclusione affermando che l’atto di divorzio del primo matrimonio è successivo alle seconde nozze. L’avvocato difensore, Laura Cargnino, ha obiettato che “in tutta evidenza deve essersi trattato di uno scioglimento del matrimonio sulla base della legge islamica, che prevede una semplice dichiarazione di ripudio del marito. Diversamente non si spiega perché il mio assistito fosse in possesso del nulla osta rilasciato dalle autorità marocchine”.

Ahmed è regolare in Italia e, in base a quanto riferisce l’avvocato, ha un lavoro. Di recente ha avuto un figlio da una terza donna.

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