Tracce, telefonino e filmati: scoperti così i killer di Torpignattara

via Giovannoli a Roma

ROMA – Rapinatori non professionisti, che dopo aver ucciso Zhou Zheng e la figlia Joy di 6 mesi, presi dal panico, hanno lasciato inconsapevolmente impronte e macchie di sangue, abbandonando lo scooter e i loro caschi e lasciando la borsa rubata davanti a un casolare a due chilometri dal luogo del delitto in via Giovannoli a Roma. Le loro tracce, tra cui impronte e Dna, sono state lasciate un po’ ovunque.

Ma i rapinatori sarebbero stati ripresi anche da alcune telecamere durante la loro fuga. E il cellulare nella borsa, inoltre, ha funzionato da ‘antenna’ per gli investigatori, che hanno ricostruito tutto il percorso della loro fuga fino al casolare. Il pasticcio di due rapinatori ‘inesperti’, insomma, finito nel sangue, con la tragedia che ha distrutto un’intera famiglia.

Gli assassini, che sono stati ripresi dalle telecamere di una banca vicino al luogo del delitto e poi (uno dei due) alla stazione Termini, potrebbero essere stati informati da qualcuno sul fatto che Zhou Zengh avesse con sé quella sera la grossa somma di denaro legata all’attivita’ di money-transfer, i cui clienti non sono comunque soltanto extracomunitari cinesi.

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