Torre Lapillo, foto d'archivio Ansa di una spiaggia Torre Lapillo, foto d'archivio Ansa di una spiaggia

Torre Lapillo, vietato mangiare in spiaggia i panini portati da casa

Vietato mangiare in spiaggia i panini portati da casa.  A Torre Lapillo, Porto Cesareo, i gestori di uno stabilimento hanno vietato a una famiglia di mangiare in spiaggia del cibo preparato fuori dallo stabilimento. 

A raccontare la storia è Leggo. “Non c’è nessuna proibizione in proposito – dice Giuseppe Mancarella, responsabile provinciale di Cna Balneatori, commentanto la vicenda di Torre Lapillo – ma occorre sempre comportarsi in maniera educata e corretta.

Un conto è il panino, un altro la teglia con il pranzo preparato a casa.

Ci sono questioni di immagine e problemi igienico-sanitari.

Qualsiasi cosa cade sulla sabbia potrebbe portare parassiti.

Non vedo problemi con il panino, la frutta, una bottiglietta d’acqua”.

“Ogni estate – dice il presidente di Federbalneari, Mauro Della Valle –  c’è la questione della frisella o della fetta di anguria pagate troppo.

Credo sempre che ci sia un punto di equilibrio: al lido in questione anche gli ombrelloni hanno un loro prezzo sopra la media.

Forse non ci sono stati i toni giusti per segnalare il divieto di consumare il panino sotto l’ombrellone.

Per noi vale quello che dice l’ordinanza regionale e la legge sulla plastic free approvata di recente.

In spiaggia purtroppo non si possono introdurre cibi nelle plastiche o in contenitori in vetro.

Si possono portare i panini, ma occorre buon senso anche degli utenti.

Nessuno dovrebbe essere fiscale da impedire di consumare un panino, ma l’utente dovrebbe comprendere che dietro un lido c’è un’azienda.

Nel mio lido, il Soleluna a San Cataldo, non consentiamo ai clienti di non avere un lettino. È una questione pratica per evitare caos e affollamento. I clienti lo sanno e si regolano di conseguenza”. (Fonte: Leggo).

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