Torrevecchia, rom lanciano bottiglie e sassi a studenti. Dirigenti scuola smentiscono

Torrevecchia, rom lanciano bottiglie e sassi a studenti. Dirigenti scuola smentiscono
Torrevecchia, rom lanciano bottiglie e sassi a studenti. Dirigenti scuola smentiscono

ROMA – Assalto dei rom agli studenti di Torrevecchia: qualcosa non torna. Le scuole i cui studenti sarebbero stati vittima di lanci di sassi e bottiglie infatti, smentiscono l’episodio. Lo fanno con una tempistica non chiara, quasi 48 ore dopo che il Messaggero, in un pezzo firmato Raffaella Troilli, denuncia l’episodio.

Due giorni in cui sull’episodio divampa la polemica politica. Nella mattinata di mercoledì 27 novembre, per esempio, l’ex sindaco Gianni Alemanno ha presentato una interrogazione parlamentare sul tema. Il problema, però, è capire cosa sia successo davvero.

Perché quando si è diffusa la notizia delle aggressioni a Torrevecchia racconta su Roma Today Maria Romana Barraco sul posto sono andate due assessori del Municipio coinvolto,  Barbara Funari (politiche sociali)e Daniela Scocciolini (Scuola). E ai due assessori i dirigenti delle scuole avrebbero dato una versione totalmente diversa dei fatti: nessuna aggressione, almeno non in tempi recenti. E, soprattutto:

“nessun dirigente scolastico ha rilasciato le dichiarazioni riportate dal quotidiano; al contrario entrambe le Dirigenti prof. Giuliana Mori del Liceo Classico Tacito e Ida Paladino dell’Istituto alberghiero Domizia Lucilla e Rosa Luxemburg, hanno stigmatizzato questo clima strumentale e di allarme intorno alla scuola affermando che la situazione non desta preoccupazione anche grazie collaborazione fattiva e costante con le forze dell’ordine”

Una versione decisamente diversa da quanto riportato dal Messaggero e attribuito a una delle dirigenti scolastiche:

«Negli ultimi giorni – racconta un dirigente scolastico – alcuni ragazzi provenienti dal vicino insediamento sono entrati a scuola, a bordo di un motorino rubato anche di giorno, durante l’orario scolastico. Hanno aspettato che si aprisse il cancello, per entrare e scorazzare qui dentro, quando i bidelli se ne sono accorti, uno è scappato scavalcando, l’altro è stato bloccato. Poi i carabinieri li hanno identificati. Ma la situazione comincia a preoccuparci. Entrano ed escono, non sappiamo bene che cercano. Noi e le famiglie abbiamo paura per la sicurezza degli alunni»”.

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