Toscana, arrivano i “dottorini”: infermieri con i ferri per i piccoli interventi. Ma è polemica

Infermieri al posto dei medici: è la situazione che ci si potrebbe trovare davanti in alcuni ospedali toscani, nel caso di alcune operazioni minori.

Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna è una situazione già normale, in Italia la sperimentazione – sei mesi in tutto – è iniziata in sei ospedali toscani.

Nome ufficiale: “see & treat”, ovvero “guarda e tratta”. Ma il soprannome appioppato ai 42 infermieri, tutti laureati a pieni voti, sottolinea il Corriere della Sera,e con alle spalle un corso specifico di 180 ore, è ben più significativo: “dottorini”. Sono loro che si occupano di operare su piccole ferite da taglio, abrasioni, contusioni, congiuntiviti, punture di insetti, morsicature di animali, piccole ustioni.

Il soprannome spiega il risentimento e i timori di alcuni pazienti, che hanno già presentato un esposto alla procura della Repubblica per esercizio abusivo della professione medica, istigazione all’esercizio abusivo e omesso controllo, e una divisione tra ordini professionali favorevoli e contrari all’iniziativa.

Gli ospedali toccati dalla sperimentazione sono il Lotti di Pontedera, il Santa Maria Annunziata di Firenze, il Misericordia di Grosseto, Valdelsa a Campostaggia di Poggibonsi, gli Spedali riuniti di Livorno e infine il Misericordia e Dolce di Prato.

Un’iniziativa promossa dall’Ordine dei medici di Firenze. “Perché non solo aiuta ad affrontare meglio alcune situazione che non hanno bisogno dell’intervento medico”, spiega al Corriere il presidente Antonio Panti, “ma eleva la professionalità di medici e infermieri ed è un’iniziativa che va incontro alle esigenze dei pazienti”.

Tra i contrari c’è però un altro Ordine, quello dei medici di Bologna, che ha presentato una denuncia alla magistratura. “Un breve corso di aggiornamento e una sperimentazione non possono modificare il profilo professionale di una persona”, spiega Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine bolognese, “quando si curano persone e si fanno atti medici è indispensabile personale medico. Questo prevede la legge che, se non si modifica, deve essere rispettata. Dopo aver presentato l’esposto alla procura di Firenze, abbiamo ricevuto l’adesione di molti ordini, tra questi Milano, Catania, Arezzo, Latina, Roma e l’elenco si sta allungando ogni giorno”.

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