“Totò Riina perfettamente lucido il 30 marzo”: il pm Nino Di Matteo in aula (trattativa Stato-mafia)

ROMA – “Totò Riina perfettamente lucido il 30 marzo”: il pm Nino Di Matteo in aula (trattativa Stato-mafia). “Riina è perfettamente lucido e orientato nel contesto. Abbiamo depositato in segreteria la relazione di servizio di un agente penitenziario su alcune esternazioni in carcere del boss. In concomitanza dell’udienza del 30 marzo scorso del processo sulla trattativa Stato-mafia Riina ha parlato dei rapporti tra Ciancimino e Licio Gelli, dei suoi rapporti con Provenzano e della morte dell’ex vice del Dap Francesco Di Maggio”. Lo ha detto all’udienza del dibattimento sulla trattativa Stato mafia il pm Nino Di Matteo. Le parole di Di Matteo, riferite a un contesto investigativo attuale, intercettano però anche il dibattito sulla eventualità di riconoscere all’ex capo dei capi “una morte dignitosa” se gravemente malato secondo la recente indicazione della Corte di Cassazione.

Il pm Nino Di Matteo ha chiesto alla corte che celebra il processo di sentire l’agente della polizia penitenziaria che ha ascoltato le parole di Riina e le ha riportate in una relazione di servizio. Il pm ha anche chiesto un confronto tra gli ex ministri Paolo Cirino Pomicino, Vincenzo Scotti e Giuliano Amato.

Il 30 marzo, durante un’udienza del processo “Trattativa Stato-mafia”, il capo di Cosa nostra ha iniziato a fare dei commenti a voce alta nella saletta delle videconferenze. “Ciancimino era in rapporti con Gelli”, ha detto mentre deponeva un testimone. E l’agente della polizia penitenziaria ha stilato una relazione di servizio. In quella occasione, Riina ha anche fatto riferimento ai rapporti fra Provenzano e Ciancimino. (Salvo Palazzolo, La Repubblica)

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