Trapianti, dimesso a Roma il primo ragazzo al mondo con un cuore artificiale
Non poteva ricevere miglior regalo di Natale il quindicenne protagonista qualche mese fa del primo trapianto definitivo con un cuore artificiale. I medici dell’Ospedale Bambino Gesù, dove ha subito l’intervento a fine settembre, hanno infatti deciso di dimetterlo.
“Il ragazzo è in buone condizioni dal punto di vista cardiocircolatorio – ha spiegato Giacomo Pongiglione, direttore del reparto di Cardiologia dell’ospedale – anche se resta la malattia degenerativa di cui soffriva anche prima dell’intervento. Verrà controllato periodicamente, sia qui a Roma che nel paese d’origine, ma non c’è nessun motivo per cui non possa tornare a casa”.
Il ragazzo, il primo al mondo a subire un’operazione di questo genere, soffre di una forma di distrofia detta ‘di Duchenne’. Proprio la malattia lo aveva reso ineleggibile per un trapianto con un organo umano, e ha portato i medici a optare per quello artificiale: “In cinque giorni, quando le sue condizioni erano disperate, i medici ci hanno proposto questa cosa nuova – hanno raccontato commossi i genitori – questa è una grande vittoria per la vita, e vogliamo ringraziare tutti, dal presidente dell’Ospedale a tutto il personale che per noi è stato come una seconda famiglia”.
Da parte sua il presidente del Bambino Gesù Giuseppe Profiti ha voluto ringraziare la famiglia del ragazzo: “I genitori vanno ringraziati per per il coraggio nelle loro scelte – ha spiegato – che farà sì che per chi si troverà nelle sue stesse condizioni un giorno questo intervento, ora straordinario, diventerà routine”.
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