Zafferano, si cucina la pasta e muore. Era arsenico vegetale raccolto a Travesio (Pordenone)

Crede di raccogliere lo zafferano, in realtà sta raccogliendo una pianta tossica. Un uomo, di 62 anni, di Travesio (Pordenone), è morto avvelenato dopo aver ingerito del colchico, o croco, conosciuto anche come “zafferano bastardo”, “falso zafferano” o “arsenico vegetale”, confondendolo con lo zafferano. 

Crede sia zafferano, in realtà è arsenico vegetale: muore avvelenato 

Il decesso è avvenuto all’ospedale di Pordenone dove era stato ricoverato da alcuni giorni. Valerio Pinzana, questo il nome dell’uomo di 62 anni, avrebbe usato il colchico per condire.

Secondo una ricostruzione della vicenda, la scorsa settimana l’uomo aveva fatto una passeggiata nei prati attorno a casa per raccogliere dello zafferano da impiegare come condimento per un sugo al pesto.

Inavvertitamente, però, ha raccolto il “colchino d’autunno”, specie all’apparenza simile allo zafferano.  

A differenza dello zafferano, il “cochino d’autunno” è molto velenoso. Dopo averlo ingerito, l’uomo ha avvertito dolori tremendi, ma non ha chiesto immediatamente aiuto, essendo reduce del Covid e pensando che potesse essere un effetto collaterale tardivo. Il ritardo forse gli è stato fatale.

Quando è giunto in Pronto soccorso non è stato possibile il trasferimento al Centro anti-veleni considerate le condizioni generali già compromesse. Pinzana è morto nella giornata di Pasquetta in ospedale a Pordenone, dov’era stato ricoverato dopo che le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate. Il 62enne è morto, ex bidello, era molto conosciuto in paese. Ha lasciato il figlio e la compagna.  

Come riconoscere il fiore di zafferano (quello vero)

Nel 2017, una coppia di veneti erano morti per lo stesso motivo. Un’altra coppia era invece finita in ospedale. All’Adnkronos, il professor Mauro Serafini, ordinario di Botanica Farmaceutica alla Sapienza di Roma spiega come distinguere i due fiori: “Il colore violetto di entrambi può far confondere ma i modi per distinguerle ci sono”.

“Innanzitutto è molto difficile trovare lo zafferano in alta montagna. Nel Nord Italia non cresce quasi mai”. Altro modo per distinguere le due piante è il fatto che il fiore dello zafferano presenta tre stami, o stimmi, mentre il colchico autunnale ne ha 6.  

 

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