Si calcola che su ciascuna delle 5 tratte urbane ed extraurbane di Roma, ogni singolo giorno si muovano circa 100mila cittadini. I mezzi poi sono così vecchi, in particolare sulla Roma-Civitavecchia, che persino ripararli per Trenitalia ha un costo non indifferente: lo testimoniano le foto degli utenti postate sulla pagina Facebook del Comitato Pendolari Litoranea Nord, tra porte rotte e bloccate con lucchetto, con annesse preoccupazioni per eventuale mancanza di via di fuga, o cavi scoperti accanto ai sedili.
Ma a livello di ritardi e conseguenti disagi esiste una linea che le batte tutte, ribattezzata già la “linea dannata”. Due guasti distinti nel giro di pochi mesi avevano obbligato i passeggeri a una passeggiata di tre chilometri sui binari: sotto la neve il 4 febbraio e sotto il sole cocente del 3 luglio. Di disagi da terzo mondo per i pendolari della Fr3 Roma-Cesano-Viterbo. Come se non bastassero persino i frequenti furti di rame, i roghi estivi che hanno infiammato Monte Mario, una delle fermate della linea, hanno paralizzato la ferrovia in più occasioni. Non è il fuoco a spaventare gli utenti, piuttosto la quotidianità fatta di ritardi e caos. Al grido di “aridetece il capostazione”, i pendolari della Roma-Viterbo denunciano una totale mancanza di avvisi all’utenza.
“All’epoca di internet, questo è inaccettabile. – scrive Marco D. sulla pagina Facebook del Comitato Pendolari Fr3 – Sono stati cambiati i tabelloni segnalatori, che però funzionano tramite Gps, spesso non riescono a comunicare tra loro e quindi ‘sballano’. Così treni dati in arrivo, risultano cancellati già da tempo, confondendo l’utenza”.
Disservizi su cui è intervenuto lo stesso assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo, Franco Simeone: “Presto sarà approvato il Piano di bacino dei trasporti della Tuscia, redatto dal dipartimento Trasporti dell’università di Roma La Sapienza – ha annunciato – Lo studio, che contiene anche tutte le criticità del territorio e spunti per il potenziamento delle linee ferroviarie, verrà inviato alla Regione Lazio”.
In attesa di tutti gli studenti e di ricalibrare l’aria condizionata, gelida la mattina presto, e spesso calda al rientro a casa, il primo giorno di “rodaggio” per le linee laziali non è andato granchè. Certo, niente in confronto a caos di enormi proporzioni visti prima del’estate, ma comunque il sentore è che non appena le unità di passeggeri tenderanno ad aumentare ulteriormente (per esempio dal prossimo lunedì), i disagi potrebbero essere ulteriori.