Italia: viaggiano di notte i treni con le scorie nucleari

ROMA – Un’inchiesta del quotidiano ‘La Repubblica’ ha scoperto che una volta ogni tre mesi un treno pieno di scorie nucleari radioattive attraversa l’Italia verso Le Hague, in Francia. Quest’anno, scrive ‘La Repubblica’, di questi treni ne sono già passati due: uno il 7 febbraio 2011, il secondo il 9 maggio. Il terzo è stato rinviato per gli scontri in val di Susa e passerà nella prima metà di agosto.

Ma perché passano questi treni? ‘La Repubblica’ spiega: “I nostri impianti sono tutti da smantellare. Per ora l’Italia (unico caso al mondo) non ha indicato un sito di deposito permanente dove stoccare le scorie. Per contro ne ha progettato – e autorizzato – uno temporaneo a Saluggia, il D2. Nel 2005 viene sottoscritto un accordo bilaterale tra Italia e Francia, fra il ministro francese Francois Loos e il ministro per lo sviluppo economico Pier Luigi Bersani, accordo che prevede dodici trasporti via ferrovia. I treni, entro il 2012, devono portare le scorie da Saluggia fino al sito nucleare francese di Areva a Le Hague, dove le barre di uranio vengono “riprocessate” e rispedite al mittente entro il 2025. Si tratta di un processo chimico attraverso il quale le barre esauste vengono dissolte in acido nitrico per essere nuovamente impiegate in una centrale nucleare. Nel processo viene estratto anche il plutonio, reimpiegato per fini strategici. Gli oneri (che coprono non solo lo smaltimento delle scorie di Saluggia, ma anche quello del combustibile delle altre tre centrali) sono stati stimati in circa 4,3 miliardi di euro“.

Benché tutto funzioni a norma di legge – si legge – la situazione che si viene a creare è poco trasparente. Finora i treni dall’Italia verso la Francia hanno attraversato decine di comuni piemontesi senza che ne fosse stata informata la cittadinanza – le associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente, hanno ricevuto la notizia pochi giorni prima – e senza che fosse pianificato un piano d’evacuazione in caso di emergenza“.

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