Trenitalia, la capotreno scartata perché “bassina”. Cassazione: “Va assunta”

Trenitalia, la capotreno scartata perché "bassina". Cassazione: "Va assunta"
Trenitalia, la capotreno scartata perché “bassina”. Cassazione: “Va assunta”

ROMA – Era troppo bassa e per questo nel 2004 Trenitalia non la volle assumere, dopo che aveva superato tutte le selezioni per capotreno. Scartata all’ultimo step, quello della visita medica, “unicamente per insufficienza della statura”. Nel 2013 la Cassazione le ha finalmente restituito il maltolto imponendo alla società l’assunzione della donna. Secondo i giudici del Lavoro della Suprema Corte, la statura di poco inferiore al limite fissato di un metro e sessanta non pregiudica le attività da svolgere.

Dopo essere stata giudicata inidonea, la donna si era rivolta al giudice per farsi riconoscere il diritto all’assunzione. In primo grado ne erano però state rigettate le pretese in base alle tabelle dei requisiti fisici per capo treno e macchinista.

L’Appello, nel 2009, ha invece dato ragione alla donna, condannando l’azienda all’assunzione e al pagamento degli stipendi dovuti dal 2004. La Corte d’Appello di Roma ha adottato il provvedimento con una motivazione articolata, fondata sull’irragionevolezza della norma (“di grado secondario”, che quindi può essere valutata e disapplicata dal giudice), che impone un limite di statura di un metro e sessanta. Nonché “sul carattere indirettamente discriminatorio di un limite di statura uguale per uomini e donne“, questo in base a una sentenza della Consulta, che ha riconosciuto una “una differenza fisica statisticamente e obiettivamente dipendente dal sesso”.

Conclusioni condivise dalla Cassazione, nonostante l’azienda si fosse difesa sostenendo che la bassa statura “avrebbe potuto influire negativamente” sullo svolgimento di alcune funzioni come la discesa dal predellino e l’attivazione del freno di emergenza. Secondo gli ermellini, sul punto la Corte d’Appello aveva correttamente decretato che si trattasse solo di mansioni residuali, rispetto a quelle affidate al capotreno e comunque non impedite alla donna.

Gestione cookie