Trenitalia, giudice ordina reintegro del macchinista Dante De Angelis. Denunciò insicurezza Eurostar

Pubblicato il 26 Ottobre 2009 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

ferroviere_de_angelisDante De Angelis, il ferroviere che fu sollevato dal posto di lavoro nel Ferragosto del 2008 per aver reso delle dichiarazioni sulla scarsa manutenzione dei treni, è stato reintegrato da una sentenza del giudice del lavoro di Roma. «È finito un incubo – ha commentato Dante De Angelis -. Dopo più un anno d’attesa finalmente mi sento sollevato».

Dante De Angelis era in servizio come macchinista del deposito locomotive di Roma-San Lorenzo quando il 14 luglio 2008 a Milano un Etr senza passeggeri si «spezzò» mentre veniva trasferito dall’officina della Martesana alla stazione centrale. Per il macchinista lo «spezzamento» era stato un incidente potenzialmente molto pericoloso in quanto era anche un campanello d’allarme che poneva all’attenzione la questione della manutenzione, della progettazione e dei controlli sugli Etr. Queste dichiarazioni erano state giudicate gravi dai vertici delle Fs che decisero per il licenziamento del loro dipendente.

De Angelis ha vinto sotto tutti i fronti: licenziamento annullato, immediato ordine di reintegrazione e risarcimento di tutte le retribuzioni perdute.

Il macchinista è stato accolto da un centinaio di suoi sostenitori, in attesa della decisione del giudice davanti agli uffici di viale Giulio Cesare a Roma, che lo hanno accolto con scroscianti applausi. «Tornerò a guidare un treno – commenta con voce pacata De Angelis -. La mia resistenza, quella della mia famiglia e dei miei colleghi è stata messa a dura prova. Resto convinto di aver fatto il mio dovere nell’interesse della sicurezza di tutti, ferrovieri, pendolari e tutti i cittadini».

«È una sentenza molto importante – hanno commentato i legali di De Angelis – perché restaura il diritto di espressione e critica da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e respinge la pretesa dell’azienda che voleva limitare questa libertà con l’idea che un eventuale, e in questo caso non esistente, errore nell’esercizio di un importante incarico possa comparare il licenziamento».

Soddisfatto anche il sindacato dell’Orsa: «Non si può essere licenziati quando si denuncia insicurezza, ancor meno quando le denunce sono fondate» ha dichiarato la sigla sindacale.