Napoli, treno deragliato: per l’azienda sotto accusa l’alta velocità

In attesa dei riscontri della scatola nera, sequestrata dalla magistratura, e delle registrazioni video delle telecamere a bordo del convoglio e presenti nel tratto dell’incidente, l’ipotesi che si fa strada tra i tecnici è quella di una velocità troppo elevata come causa del deragliamento avvenuto oggi a Napoli.

”In quel tratto – afferma il direttore generale dell’Eav, holding regionale dei trasporti che gestisce la Circumvesuviana, Ciro Accetta – c’è una curva; il treno è uscito dal rettilineo ed ha camminato per un bel po’ fuori terra. Probabilmente la velocità non era ridotta. Se fosse stata di 20 chilometri, come prescritto in quel tratto, il convoglio si sarebbe appoggiato a terra subito dopo essere uscito dal binario, invece lo abbiamo trovato parecchio più avanti”.

”A bordo dei convogli della Circum, che sono di ultima generazione ed in esercizio da poco più di un anno, c’è un sistema di frenatura alternativo – aggiunge Accetta – è ‘l’uomo morto’, che prevede che ogni 15 secondi il macchinista dia un input. In mancanza il treno si ferma. La velocità quindi potrebbe essere stata oltre quella consentita”.

Il direttore dell’Eav, insieme al direttore operativo della Circum, ingegnere Arturo Borrelli, ed all’amministratore unico di Circumvesuviana srl Bruno Spagnuolo, si trova al commissariato Vasto-Arenaccia. Il macchinista e’ stato ascoltato dal pm ma non ha ancora parlato con i responsabili della Circumvesuviana.

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