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Trentino, catturata e poi rilasciata orsa: non è M49

Trentino, catturata e poi rilasciata orsa: non è M49.

In Trentino non c’è solo M49 ad impegnare il Corpo forestale.

La notte scorsa infatti le attività di monitoraggio e presidio dell’area del Monte Peller attuate dopo il ferimento di due uomini lo scorso 22 giugno, il corpo forestale ha catturato, radiocollarata e – come prevede il protocollo – subito rilasciata un’orsa adulta accompagnata da tre cuccioli.

Solo l’analisi genetica potrà confermare se si tratta del plantigrado autore di quell’aggressione.

A spiegarlo è il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

I forestali hanno utilizzato le tecniche più moderne disponibili (genetica, fototrappolaggio) avvalendosi poi della conoscenza della zona.

Questo ha permesso di individuare i siti più idonei a raggiungere l’obiettivo della cattura ma anche di concentrare le attenzioni su determinati esemplari.

Le parole degli esperti del Servizio foreste e fauna

“È stato così possibile – spiegano gli esperti del Servizio foreste e fauna – pur in un territorio vasto e articolato e con numerosi plantigradi presenti, marcare con radiocollare in un tempo relativamente breve un primo soggetto con le caratteristiche dell’esemplare protagonista del recente attacco”.

“Solo le analisi genetiche però – sottolineano i forestali – consentiranno di conoscere l’identità dell’animale che è in buona salute e pesa 110 chilogrammi”.

Le operazioni si sono svolte seguendo un protocollo preciso e consolidato.

“Voglio ringraziare il personale forestale della squadra di cattura, quello di supporto e di presidio territoriale, i tecnici veterinari – commenta il presidente della Provincia unendosi al dott. Romano Masè -.

Li ringrazio per la professionalità dimostrata e per il grande lavoro condotto a presidio del territorio”. (Fonte: Ansa).

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