Trentino, Consiglio bloccato sulla legge protezione civile

TRENTO, 12 GIU – Sesto giorno di discussione, ma la prospettiva è di andare avanti mesi, perché ci sono 2.400 emendamenti dell'opposizione e un accordo non si trova: è così che il Consiglio della Provincia autonoma di Trento è rimasto bloccato sulla nuova legge in materia di Protezione civile. Una situazione singolare per l'assemblea, che in genere ha un'attivita' piuttosto intensa: nel 2010, ad esempio, aveva esaminato 48 ddl, di cui 41 approvati, e 727 emendamenti, di cui 305 approvati.

La materia del contendere è la riforma del sistema di Protezione civile, che in Trentino vede l'Autonomia speciale competente in materia e una tradizione centenaria dei volontari dei vigili del fuoco, diffusi capillarmente in ogni paese e che da sempre collaborano coi permanenti, vista anche la peculiarita' della conformazione del territorio.

Lavori per una nuova legge in materia erano già stati avviati alla fine della scorsa legislatura, ma i passi decisivi sono degli ultimi mesi, anche con altri disegni di legge entrati in campo, da parte delle minoranze. Il Consiglio si era gia' trovato di fronte all'argomento a fine maggio, senza arrivare ad accordi, e ha ricominciato il 7 giugno. Una serie d'incontri tra il presidente della Giunta, Lorenzo Dellai, e i capigruppo delle minoranze, hanno portato qualche avvicinamento, ma in aula l'accordo non arriva. Da due giorni cosi' i lavori proseguono a oltranza, anche con sedute notturne, con 18 ore previste su 24, oggi riprogrammate a 8 ore e mezza giornaliere.

Meno rigide le posizioni del Pdl, ferme quelle della Lega Nord e due liste civiche. Compatta la maggioranza, con Upt (Unione per il Trentino), Pd, Patt, Idv e Verdi.

Gestione cookie