Trentino, hotel rischia di trasformarsi in moschea: “Se mi danno i soldi glielo vendo”

Una moschea sui monti del Trentino? È l’idea di Vasco Lorenzi, albergatore di Bondone, comune della provincia di Trento. Il suo hotel Nevada, infatti, è al centro di una trattativa che potrebbe trasformarlo in un centro del culto musulmano. “Ho incontrato a Milano un mediatore della comunità islamica. – afferma -. Se mi danno i soldi glielo cedo”. Anche se l’imam Aboulkheir Breigheche simula disinteresse, ” Ho i miei dubbi, le comunità islamiche hanno altre priorità”, Lorenzi conferma. «Gli islamici mi hanno contattato un mese fa. Dovrebbe trattarsi di un centro studi, poi se ci faranno un minareto, o una moschea, non lo so. Io a chi arriva con i soldi l’hotel lo cedo subito. A breve avrò un nuovo incontro, questa volta a Cattolica».

Una decisione sofferta ma inevitabile per l’albergatore. «In 32 anni non ho mai ricevuto una lira dall’ente pubblico, ho fatto tutto per conto mio. Con il Patto territoriale hanno dato il 120%, fra mutuo e contributo, poi c’è l’Iva. Sono arrivati solo i pescecani, non gli albergatori, a speculare. E chi non ha preso i soldi come me, si trova gente che gli fa concorrenza, con prezzi da 20 euro al giorno».

In teoria Lorenzi avrebbe potuto approfittare dei soldi del Patto. “Ma ho rifiutato – risponde  – per le condizioni poste: prendere personale trentino e tenere aperto tutto l’anno. Non mi conveniva: ho delle attività al mare”.

In ogni caso sono anche l’età e gli acciacchi ad aver frenato la sua attività. “Ho iniziato a 15 anni. Sono stato emigrante in Germania, Inghilterra, poi barman sulle navi, con la Società Italia di navigazione, dopo la guerra. Ora ho 72 anni. Voglio vendere anche perché ho la sciatica alla gamba e i figli qui in Bondone non vogliono venire».

Con la primavera, intanto, per il Nevada e per Vasco Lorenzi la stagione è finita. “Ha solo 25 camere. Ho lavorato fino a domenica, poi ho chiuso: ci rimetto”.

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