Trentino vara legge della lega contro le infiltrazioni mafiose

TRENTO, 2 DIC – La legge contro le infiltrazioni della criminalità organizzata in Trentino promossa da Giuseppe Filippin (Lega Nord) è stata approvata in un clima sereno all'unanimità (26 sì) dal Consiglio provinciale di Trento pur con emendamenti a partire dal titolo che è diventato "Promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile per la prevenzione del crimine organizzato". La serie di novita' – ha però ricordato Filippin – non ne hanno stravolto la filosofia e gli obiettivi.

La prevenzione delle infiltrazioni criminali in Trentino è centrale – ha ricordato il vicepresidente della Giunta, Alberto Pacher – perche' qui si investe ancora nei lavori pubblici, che fanno gola alle organizzazioni mafiose. Il sì della giunta provinciale alla legge di Filippin e dei consiglieri leghisti è venuto perché serve – ha ribadito Pacher – a tenere alta la guardia. Dopo una mattinata in c'erano state tensioni in Aula, il clima si è rasserenato in seguito ad un intervento di scuse del capogruppo della Lega, Alessandro Savoi. Filippin ha sottolineato che "la Lega qui da noi ha l'obiettivo di tutelare l'Autonomia".

Pacher a sua volta ha ricordato che l'approvazione all'unanimità di un disegno di legge di questo tipo rappresenta un segnale "che fa capire che chi ha intenzione di venire in Trentino a delinquere avrà vita dura". A favore si sono espressi Roberto Bombarda (Verdi), Caterina Dominici (Patt), Claudio Eccher (Civica Divina), Pino Morandini (Pdl), che ha inoltre ricordato coma la nuova legge rimandi alla norma da lui proposta nel 2002 che garantisce assistenza finanziaria a chi è rimasto vittima dell'usura.

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