Trento: chiusa inchiesta sull'acciaieria di Borgo Valsugana, 2 patteggiamenti

TRENTO – Si è chiusa con due patteggiamenti la vicenda giudiziaria relativa all'Acciaieria di Borgo Valsugana che vedeva l'ex amministratore Dario Leali e l'ex direttore Emilio Spandre, entrambi bresciani, accusati di falso e di omissioni di cautele contro gli infortuni. Il primo ha patteggiato quattro mesi e il secondo quattro mesi e cinque giorni, convertiti nel pagamento di 5.000 ero ciascuno, oltre alle spese legali (35.000 euro).

Il giudice Carlo Ancona ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per le accuse di emissioni non autorizzate, getto pericoloso e messa in pericolo dei lavoratori dietro l'oblazione 470 mila euro. Inizialmente la richiesta delle parti civili era di 21 milioni. In udienza sono stati riconosciuti 1.000 euro ad ognuno degli abitante di Borgo Valsugana costituitosi parte civile (267), 40.000 euro all'amministrazione comunale, 10.000 al Wwf, somme a cui si aggiungono 57.000 euro di ammenda, il costo della perizia e 50.000 euro per il costo della bonifica dei terreni.

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