Trento: cooperativa perde l’appalto alla Provincia. Una dipendente è musulmana

Pubblicato il 8 Giugno 2010 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

“Niente islamici nei nostri uffici”. Sono passati cinque mesi da quando, a Trento, la Lega aveva fatto la voce grossa e chiedeva l’allontanamento di tutti i musulmani dagli uffici pubblici provinciali. E adesso la Lega si potrà dire soddisfatta. Il consiglio provinciale trentino ha infatti deciso di rescindere il contratto con la cooperativa che si occupa delle pulizie dei locali. E, casualità o no, una dipendente è proprio di fede musulmana.

Ne dà notizia Alessandro Barbacovi, titolare della cooperativa Povocoop 81. «Hanno disdetto il contratto con un anno di anticipo – ha dichiarato al quotidiano Trentino. Dicono che ci sono state delle contestazioni sulle pulizie ma – e non so se è un caso – queste contestazioni sono arrivate dopo gennaio, quando la Lega si era lamentata chiedendo l’allontanamento della nostra dipendente islamica». In Consiglio, il capogruppo Alessandro Savoi aveva chiesto al presidente Gianni Kessler l’allontanamento della dipendente. Negli uffici, i leghisti avevano dei documenti riservati e la presenza di una musulmana non era quindi gradita. E inoltre lamentavano dei disservizi e delle pulizie poco professionali.

Barbacovi lamenta però che da gennaio il numero delle contestazioni sarebbe aumentato in modo anomalo. E alcuni sollevano dubbi sull’offerta fatta, giudicata troppo bassa e quindi sospetta. Il titolare si difende. «In realtà la cifra offerta è sempre la stessa e ogni volta che ho alzato il prezzo ho sempre perso l’appalto». La dipendente musulmana della cooperativa sarà comunque riassunta. «Se poi sarà ancora lei a pulire gli uffici dei gruppi consiliari questo non sono in grado di dirlo», dice Barbacovi.