TRENTO – Il capo di gabinetto della Questura di Trento e' indagato per abuso d'ufficio in relazione a presunte irregolarita' nella concessione delle autorizzazioni per la professione di 'buttafuori'. Fra i beneficiati ci sarebbe il figlio del dirigente di polizia, cui e' stato notificato dalla Procura di Trento un avviso di conclusione delle indagini, scrivono oggi i quotidiani locali.
A Francesco Messina e' contestato il fatto di aver favorito un'agenzia di bodyguard nonostante questa non avesse rispettato i termini di legge per la consegna della documentazione necessaria all'iscrizione nel nuovo albo, previsto da un decreto del 2011 dell'ex ministro Maroni.
L'iscrizione era per cinque aspiranti buttafuori-bodyguard, tra i quali il figlio del dirigente. Da qui l'accusa di abuso d'ufficio per avere comunque trattato la pratica.