Trento: sgominata una banda di falsi poliziotti. Rapinavano le prostitute e abusavano di loro

Pubblicato il 12 Maggio 2010 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA

Arresto da parte della Polizia

Si fingevano poliziotti. Derubavano e rapinavano le prostitute della zona e qualche volta le violentavano pure. La squadra mobile di Brescia ha sgominato una banda di criminali, di origine calabrese con base a Rho, in provincia di Milano, che agiva soprattutto in Trentino Alto Adige, ma anche Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.

Giuseppe Emanuele, 47 anni, Luciano Maniaci, 33 anni, Paolo Mugolino, 43 anni, e Salvatore Indrieri, 46 anni, tutti residenti a Rho, sono stati arrestati dalla Polizia di Trento nell’ambito dell’operazione “Fake Cops” (Falsi Poliziotti),  coordinata dal sostituto procuratore di Trento, Davide Ognibene. Gli arresti sono partiti dopo che tre persone legate alla banda sono state arrestate in flagranza di reato.

Gli uomini della banda si presentavano come normali clienti e prendevano appuntamento con le prostitute della zona sfogliando gli annunci sui quotidiani locali. Una volta giunti negli appartamenti si presentavano con frasi del tipo: «Sono l’ispettore Andrea della Polizia di Stato, dobbiamo effettuare controlli e perquisizioni», e mostravano i distintivi e i tesserini abilmente contraffatti. In molti casi, gli uomini prelevavano contanti e gioielli. In altri casi invece minacciavano le vittime e si facevano consegnare i valori.

Le indagini hanno accertato che in almeno due casi, a Trento e a Roma, hanno abusato delle vittime, approfittando del senso di paura che le donne, tutte extracomunitarie, in prevalenza cinesi, provavano nei confronti delle forze dell’ordine. Ma proprio nella città trentina sei donne sudamericane hanno deciso di denunciare tutto alla Questura. «Nella nostra città le prostitute hanno fiducia nelle forze dell’ordine – ha dichiarato il questore Angelo Caldarola – e questo loro atteggiamento ha dato un’accelerazione alle indagini».

Il procuratore capo di Trento Stefano Dragone ha assicurato che «non usciranno dal carcere in breve tempo».