Trento. Traffico di anabolizzanti: coinvolti anche atleti amatoriali

TRENTO – Veniva gestito a Trento da un preparatore atletico il presunto traffico di anabolizzanti destinati a giovani frequentatori di palestre e ad atleti amatoriali, stroncato dai carabinieri del Nas con l'esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare, 6 in carcere e 8 ai domiciliari.

Undici sono gli arrestati in Trentino, gli altri – tutti presunti corrieri – in Lombardia, Veneto e Puglia. Fra gli arrestati in Trentino ci sono due finanzieri, senza compiti operativi, e un militare. In provincia di Treviso e' stato arrestato un carabiniere.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, dopo otto mesi di indagini, le sostanze anabolizzanti proibite venivano importate illegalmente dall'estero (Serbia, Romania e Moldavia) e poi vendute senza autorizzazione medica a body builder e sportivi, fra cui ciclisti e calciatori e livello amatoriale, frequentatori di palestre, peraltro estranee al traffico. A tenere le fila del commercio, secondo i Nas, c'era un preparatore atletico di Trento, d'accordo con il gestore di un negozio di prodotti energetici.

Nel corso dell'intera operazione, denominata 'Minotauro', sono state sequestrate circa 7.000 confezioni di sostanze anabolizzanti e vietate, fra cui il nandrolone, per un valore di 100.000 euro. Il giro d'affari stimato tocca i 300.000 euro in otto mesi. In tutto gli assuntori sono una sessantina. Fra questi – hanno reso noto i Nas – un giovane trentino aspirante al programma televisivo 'Uomini e donne'. Alcuni dei consumatori di anabolizzanti, intercettati dai carabinieri, si lamentavano per l'insorgenza di disfunzioni erettili e problemi di circolazione.

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