BERGAMO – Paolo Merati, l’uomo rimasto ustionato gravemente nell’incendio divampato nella sua casa giovedì 13 marzo, è morto la mattina del 15 marzo nel Centro grandi ustionati dell’ospedale di Pisa. Merati, 48 anni, si era svegliato quando le fiamme erano già divampate nell’appartamento dove dormiva e da subito le sue condizioni si erano rivelate gravissime. A far scattare l’incendio un cortocircuito del suo computer.
L’Eco di Bergamo scrive:
“I medici avevano mantenuto riservata la prognosi, nel rispetto di un quadro clinico che evidenziava una forte criticità: Paolo Merati aveva infatti riportato ustioni di secondo e terzo grado profondo sulla quasi totalità del corpo, che lasciavano flebili possibilità di recupero. A causare le tremende ustioni sul corpo di Merati erano state le fiamme che lo avevano avvolto giovedì poco prima delle cinque, provocate da un corto circuito che aveva interessato un computer portatile che il quarantottenne teneva sul divano, dove si era coricato. L’uomo si era svegliato quando ormai le fiamme lo avevano ustionato e il fumo saturato l’aria dell’appartamento posto al primo piano del condominio di via Camillo Terni dove abitava da solo”.