Treviso, addio al Comandante Eros, partigiano che rifiutò la medaglia in favore del compagno caduto Treviso, addio al Comandante Eros, partigiano che rifiutò la medaglia in favore del compagno caduto

Treviso, addio al Comandante Eros, partigiano che rifiutò la medaglia in favore del compagno caduto

Treviso, addio al Comandante Eros, partigiano che rifiutò la medaglia in favore del compagno caduto
Treviso, addio al Comandante Eros, partigiano che rifiutò la medaglia in favore del compagno caduto

ROMA – A novantadue anni è morto Umberto Lorenzoni, meglio conosciuto non solo nella sua Treviso come Comandante Eros, eroe della guerra partigiana al nazi-fascismo. Durante la Resistenza, cui aderì abbandonando gli studi classici, perse tre dita preparando un attentato per bloccare un treno tedesco carico di munizioni.  Militava nella divisione Nino Nannetti del battaglione Castelli della Brigata Piave.

Quando gli fu conferita la medaglia al valore per le ferite nei campi di combattimento rifiutò: chiese ed ottenne che fosse conferita a un  compagno d’armi più sfortunato che aveva perso la vita nella bassa trevigiana. 

Per l’Anpi Castelfranco (l’associazione dei partigiani) “è stato un esempio e guida per molti giovani che, nel corso degli anni, hanno voluto combattere le ingiustizie e difendere gli ultimi”. Su Facebook, un nipote lo ricorda “vicino allora nella resistenza agli ideali di giustizia e libertà e poi del socialismo e infine deciso propugnatore del no al referendum che voleva stravolgere la costituzione”.

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