TREVISO – Ha rubato 560 mila euro dai conti dei clienti della banca in cui lavorava. Questa l’accusa per cui un uomo, un ex bancario della provincia di Treviso, è stato arrestato la mattina del 6 ottobre. L’uomo, secondo le indagini della Guardia di Finanza, riusciva a spendere anche 15 mila euro la mese.
Ad accorgersi che qualcosa non andava il direttore di una banca, che ha denunciato il fatto alla Finanza. Il Corriere del Veneto scrive:
“Questi, una volta carpito la fiducia dei clienti, faceva sottoscrivere loro un modulo di apertura della cassetta postale, senza consegnare le chiavi, con l’intento di far pervenire – e poi occultare – la corrispondenza loro inviata dall’Istituto di credito e comprensiva degli estratti conto relativi ai contratti di conto corrente”.
Inoltre l’uomo utilizzava appositi moduli fatti firmare in bianco dai clienti, oppure contraffacendone la firma:
“Tali distrazioni avvenivano in alcuni casi mediante l’utilizzo di moduli di prelievo sottoscritti in bianco dai correntisti o con firme contraffatte, in altri casi con l’utilizzo del bancomat senza che la relativa tessera fosse stata mai consegnata al legittimo titolare. Dalle indagini bancarie inoltre è emerso come l’ex bancario, grazie ai furti perpetrati, riusciva a spendere circa 15 mila euro al mese.
Alla luce di tali condotte fraudolente, connotate dalla gravità e dalla continuità, il Gip del Tribunale di Treviso condivideva gli esiti delle indagini svolte e, considerato il pericolo di reiterazione del reato, atteso che l’ex bancario, dopo una precedente radiazione si era nuovamente iscritto nel febbraio 2014 all’albo dei promotori finanziari, disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari”.