Treviso: Gentilini vuole regolarizzare le prostitute e chiede a Maroni le case chiuse

Bisogna tutelare la prostituzione mettendo nero su bianco i diritti e i doveri delle prostitute. È il pensiero di Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso da sempre in prima linea in favore della riapertura delle case chiuse.

Il vicesindaco Giancarlo Gentilini

“È arrivato il tempo di legiferare in proposito, senza remore – scrive il leghista Gentilini nella lettera indirizzata al ministro dell’Interno Roberto Maroni – abbandonando quel falso moralismo che inquina e impedisce ogni tentativo di una soluzione legislativa”. Così, ha ribadito la necessità di promulgare una legge “che tuteli la prostituzione con tutti i relativi obblighi e doveri verso lo Stato”.

L’unica soluzione, secondo il vicesindaco, per debellare “quella organizzazione perversa e delinquenziale fatta di persone senza scrupoli” che gestiscono il traffico di schiave. Gentilini invita il ministro Maroni a non farsi ingannare dalle “voci false e ipocrite di sirene vestite oltre che con abiti talari, anche con ancestrali indumenti nemici di ogni innovazione”, esortandolo ad avviare un procedimento legislativo per arrivar nel più breve tempo possibile a una legge sulla prostituzione.

E chiude la sua missiva con un interrogativo: “C’è forse paura di toccare gli interessi di qualcuno?”.

*Scuola di Giornalismo Luiss

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